Mattinata di transizione per i colori azzurri, aspettando quel che sarà dalle 18 in poi. Scozzoli e Bianchi, stelle del firmamento italiano alla ricerca della medaglia iridata. Entrambi in finale, entrambi col fiatone. Fabio entra nel vorticoso mondo della rana, immerso in una truppa di atleti capaci di scendere sotto al minuto e riuniti in pochi centesimi, che dividono la gloria dalle lacrime. Più in là solo Sprenger, australiano volante. Difficile, quasi impossibile per Ilaria domare il delfino mondiale. Troppe atlete in grado di scendere sotto quel 57”27 di marca londinese, che è anche primato italiano. Serve un’impresa. Poca Italia quindi nel soleggiato antipasto catalano, ma performance di tutto rispetto.

Segnali dal mondo - Splendida la sfida nella rana femminile, dove Ruta Meilutyte scende già in eliminatoria a 1’04”52, con Hardy e Efimova poco sopra 1’05. Trema il record della Soni. Fuori subito le azzurre Guzzetti e Fissneider. Nei 100 dorso donne dominio a stelle e strisce con Missy Franklin a 59”13 e l’altra americana Pelton a 59”94. Stritolata nella morsa made in Usa la magiara Hosszu, splendida anche qui, dopo l’ottima impressione lasciata ieri nei misti. Incerta la situazione nella gara maschile, con Delaney che chiude in 53”60, ma dovrà fronteggiare l’attacco dei vari Stravius, Cseh, Grevers, Irie. Bel duello al Palau Sant Jordi, a cui purtroppo non parteciperà il nostro capitano Di Tora eliminato. Ritorno in acqua per la campionessa dei 400 sl, la giovanissima Ledecky, che ha incantato il panorama natatorio, scendendo sotto i 4’ netti nella gara che fu di Federica Pellegrini. Nei 1500 sl il duello sarà con la danese Lotte Friis, sempre che di duello si possa parlare, visto l’infinito potenziale della ragazza d’oro. Una passeggiata poco più, la qualificazione alla semifinale dei 200 sl per Ryan Lochte. Una sola virata seria, l’ultima, per andare a toccar per primo in batteria, ex aequo con il connazionale Dwyer, in 1’47”90. Miglior crono per il britannico Renwick (1’46”88), davanti al brasiliano Oliveira. Agnel ha timbrato il sesto tempo, 1’47”40, mentre non c’è stato niente da fare per Belotti e Di Giorgio (1’48”63 e 1’48”47 i rispettivi tempi).