Il Palau Sant Jordi conferma le speranze azzurre. Dopo anni di latitanza il delfino di casa Italia ha un esponente di livello mondiale. Con padronanza Matteo Rivolta accede alla semifinale dei 100, col quinto tempo assoluto, nuotando spalla a spalla con l’iridato della doppia distanza Chad Le Clos. 52”00 per l’azzurro, 51”88 per il sudafricano. Lochte, come di consueto non forza più di tanto, mentre a destare impressione è il russo Korotyshkin (51”55). Osservati speciali il magiaro Cseh e il tedesco Deibler. Non tradisce nemmeno Federica Pellegrini. Nella sua “nuova” veste di dorsista, passeggia in 2’10”65, conquistando in tranquillità il pass per il pomeriggio. Difficile pensare a una medaglia su questa distanza. Ma è Federica. Sognare è d’obbligo. Da applausi Missy Franklin (2’07”57), meravigliosa già al mattino e in cerca dell’ennesimo titolo. Il delfino e il dorso sorridono, lo stile libero piange. Grande delusione per Marco Orsi (22”61), già fuori in mattinata nei suoi 50 stile libero. Un peccato vista l’ottima condizione mostrata in staffetta. Eliminato anche Luca Dotto (22”45). Davanti torna a far la voce grossa Florent Manadou (21”72), miglior tempo assoluto, davanti al brasiliano Cielo, oro nei 50 delfino. In agguato il duo americano Adrian-Ervin. Parità assoluta, almeno in batteria, invece nei 50 delfino femminili. 25”69 per la danese Ottesen-Gray e per la britannica Halsall. Nel gruppo delle inseguitrici nomi altisonanti, dalla Vollmer alla Kromowidjojo. Brava la nostra Silvia Di Pietro a centrare l’ottavo tempo in 26”31. Altra delusione per Ilaria Bianchi, dopo la finale dei 100. La 4x200 stile libero, da sempre simbolo di un movimento natatorio, esame di progetti e idee, condanna l‘Italia delle piscine. Débâcle attesa. Decimo tempo per il quartetto azzurro, 7’13”60, ed eliminazione. Duello Stati Uniti (7’08”05) – Russia (7’09”87). Ultima gara in programma gli 800 femminili. Bravissima Martina De Memme a migliorarsi fino a 8'26"95 e a conquistare una splendida finale. I nomi per il podio iridato sono i soliti del mezzofondo, con ovvia preferenza per Ledecky e Friis, in grado di regalare un'altra gara da stropicciarsi gli occhi. La Spagna si avvolge attorno a Mireia Belmonte.