È un punteggio stratosferico quello che consente al russo Minibaev di salire sul gradino più alto del podio nella finale della piattaforma 10 metri uomini agli Europei di Nuoto in corso a Berlino. 586,10. No, non è uno scherzo, non stiamo dando numeri a caso: è il più alto punteggio di sempre, che vale l’oro, nella competizione continentale. Lui, argento nel 2012 e bronzo nel 2013, mette in scena la gara perfetta. Non c’è stata storia, segnali a riguardo erano già arrivati dall’eliminatoria della mattina, chiusa anch’essa al comando.

È il Minibaev che non ti aspetti, che non commette errori, che già al quinto tuffo ipoteca un oro stra-meritato. Un Minibaev da oltre 100 punti in ben due rotazioni, che sembra accarezzare l’acqua tanto che non uno schizzo si alza dalla superficie al momento dell’arrivo, che sfrutta appieno gli altissimi coefficienti del proprio programma e spiazza tutti per pulizia e sangue freddo.

Nulla può Tom Daley, l’attesissimo gioiello inglese, ex ragazzo prodigio che vinse il primo oro in carriera a 14 anni. Deve accontentarsi, se così possiamo dire, del secondo posto. Chiude a quota 535.45 ma il rammarico del britannico è tutto in quell’entrata scarsa alla quarta rotazione, nel quadruplo e mezzo avanti che gli vale 77.70 punti contro i 98 registrati in mattinata. Punteggio che di fatto accorcia la classifica per l’argento ma fa prendere il largo alla macchina Minibaiev.

Non c’è gloria nemmeno per i due tedeschi Klein e Hausding già argento nella gara sincro. Si aspettavano di più i padroni di casa e il pubblico accorso in piscina. E se Klein, che perde 30 punti con la verticale salvo poi rimettersi in corsa alla quarta rotazione, può consolarsi con il bronzo (530.90), Hausding deve dire addio alla speranza di eguagliare Budapest 2010 quando salì 5 volte sul podio in 5 gare. Oggi è lì, relegato ai piedi dei piazzamenti che contano, battuto dalla sua stessa stanchezza. Già, perché l’uomo dei campionati, era alla decima gara in sei giorni tra eliminatorie e finali. E la fatica si è fatta sentire. Chiude quarto come in mattinata. Oggi dimostra di essere umano, pur avendo lottato fino alla fine tper quel bronzo strappatogli dal compagno di squadra.

Buon settimo posto per il nostro Francesco Dell’Uomo. Il bronzo di Heindoven è un esempio di regolarità in gara. Lui che non può fare affidamento sui coefficienti nettamente inferiori rispetto ai tuffi dei migliori, anche in finale fa il suo e dispiace che il sesto posto fosse lì, a portata di mano, se non fosse per l’ingresso scarso nel doppio e mezzo rovesciato. Ma il piazzamento di prestigio c’è, non si poteva chiedere molto di più. Migliora il punteggio della mattina, chiudendo infatti a 422.50.

Male Bondar, uno dei migliori interpreti della piattaforma a livello mondiale. Stupisce invece l’altro russo, il giovanissimo Shleikher. Sedici anni e un pieno di talento. Alla prima competizione tra i big, lui che già si è messo in mostra a livello giovanile, gareggia padroneggiando un programma già completo all’altezza dei nomi altisonanti presenti in piattaforma. Chiude quinto a quota 464.50 ma ne sentiremo ancora parlare.

CLASSIFICA

Minibaev (RUS) 586,10 ORO

Daley (GBR) 535,45 ARGENTO

Klein (GER) 530,90 BRONZO

Hausding (GER) 515,40

Shleikher (RUS) 464,50

Kaptur (UKR) 431,15

DELL’UOMO (ITA) 422,50

Bondar (UKR) 419,55

Auffret (FRA) 403,15

Cozma (ROU) 400.35

Tolvers (SWE) 397,30

Denny (GBR) 311,60

 

Alle 18 in programma la finale dal trampolino sincro 3 metri con le nostre Cagnotto-Dallapè alla caccia del sesto oro continentale.