Le bracciate di Massarosa, le indicazioni provenienti da paesi lontani, il ritorno dei campioni emigrati altrove per salire il gradino che separa l'Italia del nuoto dal panorama mondiale. Si chiude il cerchio, si stringe l'Italia, attorno ai 31 alfieri chiamati a supportare il tricolore nella vasca di Doha. I Mondiali in corta chiamano i nomi più altisonanti del panorama natatorio italiano. Dalla Pellegrini a Scozzoli, dalla Bianchi all'eterno Magnini, fino al fenomeno Paltrinieri. 

Tante le punte azzurre, tante le novità. Da Aglaia Pezzato, sulle orme di Federica a stile, fino a Di Fabio e alla Esposito, giovani lanciati in palcoscenici iridati per la definitiva maturazione. 

La rana ritrova il campione, Fabio Scozzoli, la velocità maschile si aggrappa alle spalle poderose di Orsi, ad oggi fuori dai 100 individuali, il delfino sorride alla Bianchi, mentre nei 400 le speranze sono riposte nel talento meraviglioso di D'Arrigo. Sono le grandi distanze, al maschile, le più affini all'Italia, senza dimenticare le staffette, simbolo di un movimento. 

Più spazio al femminile. La divina Pellegrini lancia messaggi nei suoi 200, ma non è sola. Ferraioli, Pirozzi, Castiglioni, il nuoto azzurro cresce, senza paura. Non con la travolgente rapidità di altri lidi, ma non mancano segnali di ottimismo. 

Questi i convocati:

Uomini: Belotti, Bonacchi, D'Arrigo, Detti, Di Fabio, Dotto, Leonardi, Magnini, Orsi, Paltrinieri, Pelizzari, Rivolta, Sabbioni, Scozzoli, Toniato, Turrini

Donne: Barbieri, Bianchi, Carli, Castiglioni, Di Liddo, Di Pietro, Esposito, Ferraioli, Galizi, Masini Luccetti, Mizzau, Pellegrini, Pezzato, Pirozzi, Polieri