C'era un tempo in cui l'eccellenza nella rana era determinata dalla barriera dei 60". In pochi potevano permettersi di solcare il minuto e scendere in acque che garantivano medaglie mondiali e olimpiche. Basti pensare a un riferimento azzurro, il Domenico Fioravanti di Sidney, una delle più belle espressioni della storia del nuoto, per eleganza, capacità di scivolare sull'acqua.

Il doppio assolo a cinque cerchi di Domenico è segnato da un crono ben superiore al minuto nei 100. Col passare degli anni la barriera si sposta verso i 59", con l'aiuto dei super-costumi, della gomma giunta a ribaltare quanto posto come limite fino a quel momento.

Quel che però è accaduto nella notte londinese è qualcosa di sensazionale, perché inatteso, visto il momento di stagione, e perché di portata storica. Lo stupore di Adam Peaty, classe '94, ancora ventenne, è il manifesto perfetto di quanto realizzato. Spazzato via il precedente record del sudafricano Van der Burgh, spazzata via ogni incollatura col passato, recente e non, 57"92, una dimensione nuova, clamorosa.

La rana scopre un talento che pare non avere limiti, capace di prendersi prima i 50 e ora i 100, in una escalation clamorosa. Campionati britannici, Londra, Adam Peaty, ecco il suo messaggio al mondo: