Da Tania a Tania. Dalla Cagnotto, regina dei tuffi, alla Di Mario, regina della pallanuoto. Ci affidiamo a lei per solcare l'ostacolo ellenico e approdare tra le prime quattro squadre al mondo. Il Setterosa doma la Grecia, suona la quarta e lancia il guanto di sfida all'Olanda. Sullo sfondo la beffa continentale, la caduta europea di Budapest, negli occhi la sete di vendetta, il sacro fuoco della rivalsa.

Vince l'Italia e lo fa con il piglio della squadra in missione, vince per la prima volta spalle al muro, in una gara da dentro/fuori. Vince pur trovando solo due volte la rete in superiorità, vince pur di fronte a un'enorme pressione. Otto minuti di equilibrio, spezzati dalla classe di una 36enne di talento e carattere. Di Mario e nulla più in avvio, poi un trittico che spezza per la prima volta la gara. Ancora Tania, Garibotti e Bianconi, l'Italia cannoneggia da fuori e la Grecia sbanda. Charalampidi riduce, all'intervallo lungo è +1 Setterosa.

Nel terzo tempo, dopo il tris di Tania, si iscrive alla partita anche Radicchi, le azzurre collezionano un parziale positivo, dilatano il vantaggio e affrontano in testa la tornata finale. S.Charalampidi ha un ultimo sussulto, prontamente offuscato dalla schiaffo firmato Di Mario - Garibotti. 9-6 Italia, a un passo dal sogno.

Chi vince tra Italia e Olanda trova in finale USA o Australia. 8-5 americano alla Spagna, Australia di rigore con la Cina.