Gregorio Paltrinieri nuota disteso, bello, non soffre la pressione di una batteria stellare. Si allunga morbido, mentre Sun, sornione, sfila più indietro, accelera a tratti, quasi a voler controllare a debita distanza, quasi a spegnere i riflettori sul duello atteso. Kazan chiude i battenti e regala, nel pomeriggio, una finale superba, con l'azzurro, vicino all'asiatico già negli 800, a caccia del metallo più pregiato. Non mancano le carte a sorpresa, dall'americano Jaeger a Cochrane.

Nella rana, sui 50, infuria la battaglia, con al centro del "quadrato" la russa Efimova, trascinata dall'onda di casa, e la lituana Meilutyte. Dopo lo smacco dei 100, Meilutyte sempre davanti, fin dalle batterie. La Efimova ammicca, dispensa sorrisi e attende la finale.

Sui 50, questa a volta a stile, il trono è per quattro. Le sorelline d'Australia, Bronte e Cate Campbell, puntano a confermarsi sul trono della velocità, ma la minaccia europea è doppia, con Sjoestroem e Kromowidjojo in rampa di lancio. L'olandese riesce, su un'unica vasca, a sopperire a una forma non ottimale.

Al maschile, sui 50 dorso, è lotta a due per il titolo iridato, con l'elegante Lacourt, di nuovo ad altissimo livello, a sfidare lo statunitense Grevers.

Nei misti, distanza più lunga al maschile e al femminile, con batterie al mattino e finali al pomeriggio. L'Italia si gioca la carta Turrini, mentre Clary, Seto e Fraser-Holmes condividono i favori del pronostico. Tra le donne, Miley, Ye Shiwen, Beisel e soprattutto Hosszu. Katinka combatte contro pressione e fatica. Serve l'oro per cancellare alcune inattese delusioni.

Due prove a squadre completano il programma. 4x100 mista, uomini e donne. Al maschile, Italia nella terza batteria, al fianco del Brasile. Prima corsia e terza batteria, infine, al femminile.   

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo