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Volley, Mondiali Polonia 2014: finalmente grande Italia, Belgio al tappeto

Gli azzurri concedono sul filo di lana il primo parziale, prima di dominare fino a metà del quarto. Qui il ritorno belga, limitato da un grande Baranowicz.

Volley, Mondiali Polonia 2014: finalmente grande Italia, Belgio al tappeto
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Di Johnathan Scaffardi

Bentornata Italia. Il volley azzurro riabbraccia una Nazionale d'un tratto simile a se stessa. Presto per giungere a definitive conclusioni, ma la reazione con la Francia potrebbe aver scritto un capitolo nuovo della spedizione italiana. Il gruppo che travolge il Belgio è un concentrato di grinta, cuore, a tratti anche bella pallavolo. Il carattere esce prepotente al termine di un primo set che l'Italia consegna al Belgio, dopo essere stata a lungo in vantaggio. Lanza e Baranowicz sono i volti della rinascita. Confermati, per meriti di campo. Zaytsev decolla con l'andare del match, Kovar è straordinario in difesa ancor più che in attacco, Birarelli chirurgico, da leader. Berruto concede la passerella anche ad Anzani, autore di un decisivo primo tempo nel quarto set. Giocano e si divertono tutti, è il segreto, ritrovato, dell'Italia. 26-28, 25-15, 25-16, 28-26.

L'Italia parte con miglior piglio rispetto alle prime due apparizioni con Iran e Francia e dimostra di essere in partita già in avvio. Lanza punisce in attacco, Kovar tiente in piedi la ricezione e gli azzurri allungano sul 14-11. Tre errori consecutivi di Zaytsev riportano però il Belgio a contatto. I nostri avversari sfruttano un buon momento in battuta e con una serie di attacchi centrali colpiscono le certezze azzurre. Aggrappati a Lanza impattiamo a quota 21, prima del sorpasso firmato Birarelli. Sprechiamo una palla set e il disastro difensivo confezionato da Buti e Rossini porta il primo parziale al Belgio.

Il secondo set si apre con una serie di gratuiti da ambo le parti. Al primo time-out tecnico l'Italia è avanti 8-6, ma ha già commesso cinque errori punto in attacco. Qui però cambia l'inerzia della partita. Ritroviamo confidenza e fiducia e l'urlo a muro di Buti sancisce il 12-7. Non ci voltiamo più. Zaytsev regala uno spettacolare muro a uno, Kovar chiude una ricostruzione d'autore per il 21-14. Un altro muro, dello stesso Kovar, vale il set. Non cambia il match nel terzo. Scappa subito la nostra Nazionale. Tre muri consecutivi, l'ultimo di Birarelli per segnare l'8-4. Il Belgio perde le staffe e subisce addirittura l'ammonizione arbitrale. Kovar chiude da seconda linea per il 18-10 e nel finale arriva anche lo squillo, in battuta, dello Zar. 25-16.

Non manca il colpo di coda per chiudere una partita ormai senza storia. L'attimo di tensione che compare sempre in storie di sport e fatica. L'Italia domina anche l'avvio del quarto set e quando Zaytsev, troneggiante in battuta, firma il più sette, 12-5, sembra realmente finita. L'Italia però si complica la vita e permette al Belgio di ritrovare punti e entusiasmo. Ci ritroviamo in un pericoloso finale punto a punto, in cui Kovar emerge per sangue freddo. Il muro di Baranowicz per il 22-19 non basta, perché giungiamo addirittura a un passo dal tie-break sul 24-25. Qui Baranowicz inventa un'alzata magnifica che Kovar concretizza. Gli azzurri sfruttano l'ondata favorevole e chiudono 28-26.