Non è un sogno, o meglio lo è, ma ha i contorni nitidi dell'impresa reale, perché reale è la grandezza dell'Italia. Una cartolina che fa bene allo sport, uno spot che racconta di un'Italia diversa, guerriera, nel senso migliore del termine. Risuona l'Inno di Mameli e al via sono brividi d'azzurro. Sappiamo, con gli USA, di giocarci una buona fetta di semifinale. Il sorteggio ci ha gettato addosso due colossi, ma le sensazioni delle seconda fase non possono sparire in una sera d'ottobre. Affrontiamo l'inizio con cautela, rispetto. Il gioco degli Stati Uniti resta per qualche minuto indecifrabile, senza muro e con un servizio al ribasso, inseguiamo, 9-11 prima, 12-14 poi. Nel momento di difficoltà, emerge la giocatrice di maggior classe e la partita gira insieme al braccio di Antonella Del Core. Raro, anche a questo livello, assistere a una prestazione di tal completezza. Difende, attacca, mura, fa tutto, al meglio. Urla, risvegliando le compagne, sul 17-20. Il cameo di Piccinini è negativo, quello di Diouf no. Lei e Ferretti portano energia, Del Core chiude a muro un primo set importantissimo.

Punto a punto prevale il coraggio dell'Italia, gli USA accusano l'ambiente e la pressione, diventano via via prevedibili e Bonitta trova sempre le contromosse giuste. Nel secondo set si libera anche Centoni. Fawcett e Murphy provano a tenere in bilico la partita, ma lo scatto secco delle azzurre, sul 22-22, vale il parziale. Costagrande sfonda il muro nemico, Diouf si conferma ed è ancora Carolina a mettere la battuta vincente.

Mancava giusto lei al festival di casa Italia. Il finale di secondo set scatena il nostro martello. Del Core, di nuovo sulla scena, usa il muro a piacimento e appoggia dolcemente la palla sulle mani protese. Vale l'8-3, l'Italia è padrona del campo in un Forum in visibilio. Gli USA sono scossi, difendono, ma non basta. L'Italia tiene vivo ogni pallone, De Gennaro è una molla, Lo Bianco si tuffa, Centoni digrigna di denti. Sono istantanee di grande pallavolo, ancor prima di grande carattere. Le nostre avversarie rientrano, due volte, ma Diouf e Arrighetti chiudono la porta. Del Core mette a terra il 22-17, prima della firma di Centoni e Costagrande sul capolavoro azzurro.

Italia - USA 25-23, 25-22, 25-19