L'Italia maschile di volley si prepara ad affrontare, subito dopo la conclusione dei playoff scudetto, la lunga estate che avrà come appuntamenti cardine: World League, European Games, Campionati Europei e World Cup. Il tutto senza dimenticarsi che questo è l'anno che precede le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Mauro Berruto quindi nelle sue convocazioni ha ragionato in maniera duplice: guardando al presente e pure in un'ottica di forward looking. Ha cercato di effettuare le sue convocazioni partendo sia dalla disponibilità dei giocatori verso la maglia azzurra che individuando quelli più adatti alla sua idea di gioco. Sarà fondamentale che tecnico e staff cerchino di capire quali errori hanno portato a disputare un Mondiale disastroso, senza mai più ripeterli.

Ci sarà sempre qualcuno che storcerà il naso sui convocati, non è facile accontentare tutti. Desta scalpore l'esclusione di Baranowicz e Kovar, ma sulla decisione hanno pesato l'infortunio del primo, i problemi fisici del secondo, che inoltre probabilmente non ha fornito prestazioni di alto livello continuativamente. Molti si chiedono se abbia senso aspettare Simone Parodi per la World Cup: lo schiacciatore di Arma di Taggia però quando sta bene da equilibrio in ricezione, oltre che pericolosità in attacco e in battuta. Qualcuno arriccerà il naso per naturalizzati come Zaytsev, Antonov e Juantorena (sarà pronto per la World Cup). Su quest'ultimo punto va detto che se i regolamenti lo permettono è giusto cercare di alzare la qualità dell'organico. L'inserimento di tanti giovani interessanti di serie A1 e A2 dimostra la validità degli stages per ricercare nuovi talenti. Ciò rappresenta un premio per il lavoro dei club che hanno dato loro fiducia. Questi giovani come i loro compagni più anziani potranno crescere soltanto attraverso il costante confronto con le maggiori potenze del volley. 

L'augurio è che l'Italia possa arricchire il proprio palmares con risultati di prestigio, meritando sul campo una posizione al vertice della pallavolo mondiale.