Citando Sandro Ciotti al posto del Cibali verrebbe quasi da dire clamoroso al PalaArrex di Jesolo. Infatti nel primo dei due incontri validi per il terzo weekend, della Pool A, nella World League di pallavolo maschile l'Australia si è imposta nettamente sull'Italia. Il successo della formazione di Roberto Santilli è stato inaspettato ma senza ombra di dubbio meritato.

Quanto deve preoccuparsi di questa inattesa sconfitta il commissario tecnico degli azzurri Mauro Berruto? Già prima di questa partita si sapeva che ci sarebbe stato ancora molto da lavorare sotto il profilo della condizione, dell'identità di gioco e di squadra, oltre che per recuperare dal punto di vista fisico e atletico alcuni giocatori, lanciare i giovani in vista delle Olimpiadi di Rio in programma il prossimo anno. Purtroppo però stasera si è vista una nazionale troppo brutta per essere vera.

L'Australia ha messo subito in crisi gli azzurri con la battuta e la nostra ricezione ha scricchiolato. Ancora una volta tutto ciò ha evidenziato i problemi nel comparto degli schiacciatori. Con Zaytsev ancora lontano dalla migliore condizione e Parodi infortunato purtroppo l'Italia fatica. La situazione è peggiorata pure per il fatto che Berruto ha scelto di lasciare a riposo Filippo Lanza. Jacopo Botto e Luigi Randazzo, sono apparsi in balia degli avversari, faticando pure in attacco, così come lo Zar. Si è visto molto disordine anche nel difendere. Il muro non ha funzionato per niente, molte volte nemmeno ha marcato le bocche da fuoco avversarie complicando il lavoro in seconda linea. Sono stati commessi errori dovuti alla distrazione, alla mancanza di ordine e di grinta.

Gli azzurri dovranno imparare al più presto questa nuova norma che prevede l'invasione su tutta la rete. Probabilmente Berruto avrebbe dovuto sostituire ben prima del terzo set in regia Dragan Travica con il giovane Simone Giannelli. Gli sprazzi dell'opposto Luca Vettori, dei centrali Birarelli e Anzani si sono rivelati rose nel deserto.

La coppia arbitrale non è stata esemplare nel terzo set commettendo 2 errori grossolani: non vedendo un evidente tocco a muro dell'Australia e una invasione a muro sempre degli ospiti. Senza questi errori l'Australia avrebbe però vinto comunque per la maggiore precisione in tutti i fondamentali e la maggiore cattiveria agonistica. L'Italia dovrà reagire domenica a Verona e non solo per la classifica. La settimana prossima in casa contro il Brasile ci vorrà un'altra squadra, non quella opaca, disattenta, fallosa e senza mordente vista stasera. Un pubblico che ha risposto con il sold out non si merita uno spettacolo orrendo.