Clamoroso al Maracanazinho di Rio de Janeiro, in Brasile. La Final Six di World League di pallavolo maschile si è aperta con una sorpresa. Nella riedizione della semifinale dei Mondiali dello scorso anno in Polonia, si sono affrontate per la prima giornata della Pool I il Brasile padrone di casa e la Francia. Inaspettatamente ma per quanto visto in campo meritatamente, si sono imposti i galletti di Tillie.

Ora i verdeoro sono con le spalle al muro, saranno obbligati a battere gli Usa per non venire eliminati e cercare di non compromettere l'accesso alle semifinali. Non siamo ancora citando Guittone d'Arezzo ad una situazione del tipo "Ahi lasso or è stagione de doler tanto", però non manca molto. Sicuramente il coach dei sudamericani Bernardinho si sarà sentito come Cecco Angiolieri "S'i fosse foco arderei 'l mondo".

Il Brasile le ha tentate tutte pur di mettere in difficoltà la Francia, ma quest'ultima ha avuto il merito di non soccombere, nemmeno quando i padroni di casa nel primo parziale hanno avuto il massimo vantaggio. Lo schiacciatore Earvin Ngapeth ha suonato la carica, invitando i compagni a crederci di più, giocandosela su ogni pallone. I galletti non hanno mai scricchiolato in ricezione, hanno difeso di tutto e anche di più, sono cresciuti a muro, risultando concreti in attacco. In quest'ultimo fondamentale ha giocato una grande partita oltre al già citato Ngapeth pure l'opposto Rouzier. Nel Brasile a sorpresa è stato escluso dal sestetto titolare il posto 2 Wallace, gli è stato preferito Evandro. Purtroppo però come da troppo tempo accade i sudamericani quando si trovano di fronte una formazione in grado di giocarsela alla pari con loro, mettendoli in difficoltà, vanno in tilt. Bernardinho ha provato pure a cambiare la diagonale palleggiatore opposto, inserendo William Arjona e Leandro Vissotto per Bruno e Wallace, ma senza esito.

La fotografia della resa brasiliana l'abbiamo avuta nel quarto set, quando la ricezione non ha saputo più che pesci prendere, nel turno di servizio del centrale Kevin Le Roux. Al Brasile manca un vero leader, non è bastato il ritorno in nazionale dell'eterno libero Sergio, uomo della vecchia guardia vincente. I sudamericani ora non possono più sbagliare. La Francia che era arrivata qui dopo aver vinto la Final Six delle nazioni di seconda fascia, battendo Argentina e Bulgaria, sicuramente avrà il morale alle stelle e la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque. I galletti saranno un osso duro per tutti. Pool I: Francia 3 punti, Brasile e Usa 0.