Un'iniezione di fiducia, un successo che ri-anima l'Italia di Bonitta e rende possibile un'impresa complicata dalle due battute d'arresto iniziali. La nostra Nazionale cancella l'impressione di fragilità destata con Russia e USA e reagisce d'impeto al sorpasso cinese nel quarto set. Il tie-break è l'apoteosi, con le azzurre che chiudono due volte la porta alla fuga cinese, ritrovano gioco e serenità e esultano, con forza, al termine. Questa notte, contro il Giappone, l'Italia cerca conferme. Serve un'altra vittoria, per affrontare poi il Brasile con ambizioni importanti.

Bonitta lancia un'Italia nuova di zecca, dando fiducia all'ardore giovanile di Sylla e Caterina Bosetti. Sorokaite in campo dall'inizio, Diouf e L.Bosetti in panchina. Al centro - assente Arrighetti - conferma per Guiggi e Chirichella. Il primo parziale è chiaramente di stampo azzurro, Malinov orchestra il gioco, innescando prima le schiacciatrici, poi le centrali, senza concedere riferimenti alla Cina. Sul finire, le asiatiche hanno una mini-reazione, ma il parziale, 25-15, esemplifica la supremazia azzurra.

Il divario, ampio, blocca l'Italia, che pecca in concentrazione e, dopo un promettente inizio, cala nel secondo set, con la Cina che, in battuta, si fa minacciosa. Zhang e Liu spingono le nostre avversarie e una ricezione difettosa condanna il sestetto di Bonitta. La Cina ha lo scatto giusto nel finale, 25-22.

Il parziale successivo segue un analogo copione. Una gran difesa, d'istinto, di Chirichella vale il più 3 Italia, ma la Cina è pienamente in partita e quando conta ha qualcosa in più (25-22). Bonitta richiama C.Bosetti e lancia Lucia. Il cambio di passo è evidente, l'Italia, grazie anche a una Sorokaite di lusso, torna a comandare le diverse fasi di gioco e prontamente allunga la partita al quinto (25-18 Italia).

Il tie-break vive di due momenti. Le azzurre, fallose, concedono il primo strappo alla Cina, 6-3. In una gara di rincorsa, l'Italia appare in affanno, indietro di due lunghezze sull'11-9. L'urlo che accompagna il gran ballo conclusivo ha però tinte azzurre. L'Italia emerge di testa, di cuore. Parziale di 6-1 e prima W nella fase finale del Gran Prix. 15-12.