Tra il 31 luglio e il 1 agosto al termine del consiglio federale di Cervia (RA), sapremo il nome del successore di Mauro Berruto sulla panchina della nazionale italiana maschile di pallavolo. Sono stati fatti finora 4 nomi di possibili candidati. Al momento attuale tutti sarebbero sotto contratto con un club. Il presidente Fipav Carlo Magri da sempre si è dimostrato ostile al doppio incarico. Cambierà idea o continuerà a perseverare? Cerchiamo di esaminare ciascun candidato, evidenziando le ragioni del sì o quelle del no.

Il primo nome è quello di Gianlorenzo Blengini.

Perchè sì

Si è guadagnato il ruolo di vice allenatore di Mauro Berruto, dopo aver fatto bene con Vibo Valentia prima e con Latina poi, portando quest'ultima alla semifinale scudetto lo scorso campionato. E' un tecnico emergente, giovane ed un'eventuale promozione rappresenterebbe un premio al suo operato, una scommessa ambiziosa.

Perchè no

La sua scelta non sarebbe un vero e proprio cambiamento ma quasi una linea di continuità con il lavoro di Berruto. Nel suo palmares da allenatore ha conquistato solamente 2 volte la Coppa Italia di serie A2. La sua esperienza a livello internazionale è poca.

Il secondo nome è quello di Radostin Stoytchev.

Perchè sì

Sarebbe l'uomo giusto al momento giusto per dare una scossa all'intero ambiente della nazionale. L'Italia in passato è già stata allenata da tecnici stranieri come Julio Velasco e Bebeto. Il suo palmares è di tutto rispetto e sa come ottenere il massimo dai suoi giocatori, alternando bastone carota. Forse non si sarebbe nemmeno verificato un episodio come quello nel ritiro azzurro di Rio de Janeiro.

Perchè no

Qualcuno potrebbe obiettare che nonostante abbia vinto molto con i club, ha ottenuto solo un quinto e un sesto posto con la Bulgaria, rispettivamente in World League e ai campionati europei. La sua scelta suonerebbe come una bocciatura all'operato degli allenatori italiani.

Il terzo nome è quello di Lorenzo Bernardi.

Perchè sì

L'ipotesi di Mister Secolo sulla panchina azzurra sarebbe quantomai affascinante. Lollo tornerebbe volentieri nel nostro paese per rilanciare la nazionale, con cui da giocatore ha vinto tanto. Sarebbe una figura carismatica, in grado di capire al tempo stesso pure le esigenze di chi va in campo.

Perchè no

La sua esperienza di allenatore è appena agli inizi e con i club non ha ancora vinto nulla. Sarebbe un rischio affidargli la panchina azzurra per rilanciare la nazionale. Se per caso fallisse potrebbe essere usato come parafulmine dalla Fipav, per indirizzargli addosso eventuali critiche da parte di stampa e tifosi.

Il quarto nome è quello di Angelo Lorenzetti.

Perchè sì

Il tecnico marchigiano di Fano in carriera ha vinto 2 scudetti e una Coppa Italia, sa lavorare con i giovani. In passato ha già guidato la nazionale italiana juniores e non sarebbe quindi sconosciuto negli ambienti federali. Può vantare pure il raggiungimento di una finale di Champions League. E' una personalità forte, che però al tempo stesso sul campo lascia spazio alla creatività delle sue squadre.

Perchè no

Ha allenato solamente la nazionale juniores e non la nazionale maggiore. In quest'ultima le dinamiche sono diverse e la pressione è di gran lunga superiore. Sarebbe meglio affidarsi ad un allenatore che conosce maggiormente le dinamiche della nazionale, che sono diverse da quelle di un club.

Al momento secondo i rumors il favorito sembra Blengini ma bisognerà aspettare. Altre soluzioni come quella di Ze Roberto sarebbero praticabili solo dopo Rio 2016. Speriamo si tenga conto delle esigenze della pallavolo italiana.