Alla fine ha prevalso la linea del presidente Fipav Carlo Magri, che è stata accettata dal consiglio federale. Il nuovo allenatore della nazionale italiana di volley maschile sarà il piemontese Gianlorenzo Blengini. Per quest'ultimo si tratta di una promozione, visto che prima era l'assistente del dimissionario Mauro Berruto. Il suo probabilmente sarà un mandato a tempo, con due appuntamenti da non fallire come: la Coppa del Mondo in Giappone (8-23 settembre) e gli Europei organizzati congiuntamente dal nostro paese con la Bulgaria (9-18 ottobre).

Un eventuale stop all'incarico in azzurro avverrà dopo un'attenta valutazione sul da farsi al termine della rassegna continentale. Il tutto verrà fatto congiuntamente dal Consiglio Federale e dalla Lube Civitanova Marche con cui è sotto contratto Blengini. Si cerca di evitare la questione del doppio incarico. Purtroppo si è persa un'altra occasione per fare gli interessi dell'intero movimento pallavolistico italiano. E' più importante la qualificazione dell'Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 oppure hanno la priorità gli interessi di un club come la stessa Lube che intende ritornare a vincere dopo una stagione fallimentare? Teniamo presente pure un'altra cosa, la Coppa del Mondo assegna 2 posti per partecipare alle prossime Olimpiadi, che cosa succederebbe se toccando ferro l'Italia fallisse? Chi guiderebbe poi la nazionale ad un'eventuale torneo di qualificazione a cinque cerchi da disputarsi in Turchia a gennaio, il tutto con un ulteriore stravolgimento del calendario del campionato e problemi per le società? Chi reintegrerà Blengini dei 4 cacciati da Berruto? Le voci federali parlano del perdono verso Zaytsev e Giulio Sabbi. Il primo dovrebbe ritornare a fare l'opposto. Arriverà o meno Osmany Juantorena che aveva parlato con Berruto? A queste domande avremo una risposta quando inizierà lunedì il collegiale di Cavalese (TN).

Ecco quanto ha dichiarato Gianlorenzo Blengini dopo essere stato nominato allenatore della nazionale maschile sul sito Fipav: “Voglio ringraziare il Presidente Magri e tutto il Consiglio Federale per l’incarico assegnatomi e soprattutto per la stima che hanno dimostrato nei miei confronti. In questo momento l’unica cosa che conta è mettersi al lavoro per preparare al meglio l’importantissimo appuntamento della World Cup. Ovviamente il nostro grande obiettivo è quello di centrare la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, per poi, ad ottobre, disputare un bel Campionato Europeo. Come sempre mi è accaduto in carriera, posso garantire che metterò tutto me stesso per guidare la nazionale italiana verso questi importanti traguardi.”

Una qualsiasi compagine che rappresenti il nostro paese va sempre sostenuta ed un in bocca al lupo al nuovo allenatore, chiunque sia ci sta. Purtroppo però si è persa l'ennesima occasione per fare una scelta che mettesse al centro l'idea del rilancio della nostra nazionale, facendola uscire dal periodo buio. Sarebbe stato meglio in un periodo così delicato scegliere una persona che doveva dedicarsi solo all'Italia. Inoltre il curriculum di Blengini come avevamo già sottolineato è tutto tranne che quello di un tecnico vincente. Speriamo che non si ripeta quanto già accaduto ad altre nazionali come: l'under 21 di calcio, quella di pallamano e di hockey su prato. Non vorremmo mai citare il poeta Guittone d'Arezzo: "Ahi lasso or è stagione de doler tanto". La qualificazione olimpica serve come il pane al prestigio e all'immagine del movimento; è stato fatto l'errore di considerarla una cosa scontata e ora si rischia di non centrarla. L'imperativo ora deve essere quello di lavorare a testa bassa per raggiungere l'obiettivo.