Successo e sudore. L'Italia abbatte l'Egitto al termine di una gara, per due set, di difficile comprensione, in cui i campioni d'Africa mettono a ferro e fuoco la difesa azzurra, con un incedere potente e convinto. Gli azzurri ribaltano le gerarchie nel secondo parziale, quando le mosse di Blengini oscurano le iniziali difficoltà e consentono a Zaytsev di cavalcare la partita.

L'Egitto forza al servizio, l'Italia non riesce a ripulire e sbatte sulla consistenza degli avversari. Il primo set premia Abdelhay e compagni, con la nostra Nazionale che si affaccia per la prima volta avanti nel secondo, sul 10-7, grazie a una scarica dello Zar. L'ingresso di Sottile e Anzani garantisce maggior linfa all'Italia, ma è ancora l'Egitto a sfruttare le mancanze azzurre. Zaytsev si carica sulle spalle la squadra e evita il baratro con una perentoria chiusura. Ai vantaggi, 26-24, è Italia, la partita assume contorni diversi.

Blengini conferma le novità nel sestetto e rinuncia a Giannelli e Buti. L'Italia ritrova la veemente battuta delle prime uscite e da qui costruisce mattone dopo mattone la vittoria. 11-7, 21-16, azzurri a far corsa di testa nel terzo, con Juantorena come sempre a dirigere con intelligenza la sceneggiatura della partita. Osmany dispensa classe in ogni zona di campo e l'Egitto, con minor intensità, cala alla distanza. 25-22, a seguire 25-13, in un quarto set senza storia.

Il confronto nobilita la tenuta azzurra, una reazione di carattere importante, al cospetto di una squadra tecnicamente povera, ma di prestanza fisica assoluta. Canada, Australia, Egitto, l'Italia consolida il buon inizio e attende esami probanti.