Prosegue il viaggio di Vavel Italia per farvi conoscere le protagoniste del campionato di serie A1 femminile di volley.

Dopo aver toccato: Casalmaggiore, Firenze e Bolzano, questa volta ci spostiamo a Busto Arsizio (VA). Questa cittadina ha 82.871 abitanti e nel massimo campionato di pallavolo femminile è rappresentata dalla Futura Volley, sponsorizzata Unendo Yamamay. Quando questa squadra gioca le proprie partite casalinghe al PalaYamamay, il pubblico riempie la struttura fino al sold out. Il principale gruppo di supporters si chiama "Amici delle Farfalle". La società bustocca ha deciso di puntare sulla linea verde e tra i nuovi acquisti figura Silvia Fondriest.

La centrale di Rovereto (TN), classe 1988, è alla sua prima esperienza nel massimo campionato di volley femminile. Prima aveva militato per lo più in serie B1 a: Vicenza, Verona, Breganze e con la Delta Informatica Trentino. Con quest'ultima società ha conquistato la promozione in serie A2, disputando tale campionato la scorsa stagione.

Che cosa ha influito in maniera decisiva nell'accettare la proposta della Futura Volley Busto Arsizio?

L'allenatore. Erano anni che cercavo un tecnico che riuscisse ad aiutarmi a crescere a muro. La scelta è stata azzeccata, già ad oggi riesco a vedere dei miglioramenti che fino ad ora non avevo raggiunto.

Secondo te qual è il vero potenziale di questa squadra e dove potrà arrivare?

Non mi piace parlare di classifica, sicuramente visto che siamo molto giovani abbiamo un ampio margine di miglioramento. Se lo riusciremo a sfruttare potremo fare belle cose.

Quale giocatrice consideri la migliore interprete del tuo ruolo a livello mondiale e che cosa ancora ti manca per raggiungere quei livelli di rendimento?

Di straniere mi piace molto Fabiana Claudino, di italiane invece Valentina Arrighetti. La prima specialmente per la fast, la seconda molto per la grinta e per le capacità a muro. La cosa più difficile è confrontarsi con se stessi giorno per giorno, non voglio raggiungere i livelli di qualcun altro, lavoro sui miei difetti per arrivare fino a dove le mie capacità mi permetteranno di giungere.

Come si può convivere con la responsabilità di dover giocare bene per sé e per la squadra?

Se si gioca con l'ansia di dover far bene si parte già con il piede sbagliato. Il bello di uno sport di squadra è che si condividono gioie e dolori. Il risultato finale è frutto di un lavoro collettivo, bisogna focalizzarsi sui compiti da svolgere e sulle assistenze alle compagne. Se capita una partita no si può sempre essere sostituite, nessuno è perfetto. L'importante è cercare di portare il risultato a casa e non fossilizzarsi sugli errori. 

Che cosa pensi della presenza del Club Italia per la prima volta in serie A1?

Spero per loro che possano crescere durante la stagione come hanno fatto nella scorsa, ci sono delle atlete davvero molto promettenti. 

Perchè consiglieresti di giocare a pallavolo a livello agonistico?

Io amo la pallavolo e ho la fortuna di poter fare di una cosa che mi piace il mio lavoro, ma questa è una cosa puramente soggettiva. L'unico consiglio che posso dare è di fare ciò che si ama fare.

Se dipendesse da te cosa faresti per valorizzare ancor di più il movimento della pallavolo e ritieni soddisfacente la visibilità di questo sport nei media?

Con il passare del tempo la visibilità sta migliorando, sicuramente i mondiali femminili e una parte dell'europeo maschile in Italia hanno in parte aiutato. Si può però migliorare, qualche replica in più ed evitare continui spostamenti di orario dei posticipi televisivi non guasterebbero.

Se potessi che cosa cambieresti delle regole del volley per renderlo più spettacolare?

Per quel che mi riguarda la pallavolo va bene così com'è, anche se il cambiamento dell'invasione a rete non mi fa molto piacere. Preferivo come l'anno scorso quando era considerata invasione solo se si toccava il nastro superiore della rete.

Chiudiamo con l'ultima domanda. Quali parole useresti per convincere i lettori di Vavel Italia che ancora non lo conoscono ad avvicinarsi al volley e nello specifico al campionato italiano femminile?

Il nostro è un mondo bello e pulito che può regalare grandi emozioni. 

Vavel Italia ringrazia Silvia Fondriest e la Unendo Yamamay Busto Arsizio per la loro cortesia e disponibilità.

VAVEL Logo
About the author
Alessandro Brugnolo
Senza sport non so stare poichè per me rappresenta uno stile, una filosofia di vita.