Scattano giovedi sera i quarti di finale di Amlin Challenge Cup, la seconda competizione europea per importanza, che vedrà delle vere e proprie big sfidarsi per la conquista del trofeo. Una su tutte il Leinster, campione di Heineken Cup in carica. Ai nastri di partenza poi Biarritz, detentore della Challenge Cup, la corazzata Tolosa, lo Stade Français di Sergio Parisse, i catalani del Perpignan e le tre inglesi Gloucester, London Wasps e Bath.

GLOUCESTER-BIARRITZ - Si parte con la sfida sulla carta più equilibrata che vedrà il Biarritz campione in carica affrontare fuori casa il Gloucester degli italiani D’Apice e Chistolini. Il primo non sarà della partita mentre il secondo siederà in panchina pronto a subentrare in caso di necessità. La stagione delle due squadre è stata sin qui abbastanza differente. Gli inglesi, guidati dal gallese Nigel Davies, sono quinti in Premiership ma a pari punti coi Northampton Saints quarti e quindi in piena lotta per l’accesso ai playoffs che a maggio eleggeranno la squadra campione d’Inghilterra. In Challenge Cup hanno dominato la pool 1 con sei vittorie in altrettanti incontri e puntano a proseguire la serie positiva grazie al vantaggio del fattore campo.

I baschi, paracadutati in questa competizione dopo il secondo posto nella pool 3 di Heineken Cup dietro agli Harlequins, puntano a ripetere l’exploit della passata edizione, chiusa con il primo trionfo di sempre in campo continentale ai danni del più quotato Toulon. Proprio come l’anno scorso, i biancorossi arrivano dal “piano di sopra” e partono da una trasferta inglese nella loro caccia al trofeo. Allora furono gli Wasps a dover lasciare strada ad Harinordoquy e compagni che quando sentono profumo d’Europa non si tirano di certo indietro e sono anche in buona forma dopo le due vittorie consecutive in Top 14 che hanno risanato una fin lì deficitaria classifica. Inglesi avvisati, mezzi salvati.

LONDON WASPS-LEINSTER – “Challenge Cup? Ma esiste davvero?” Proviamo ad entrare nella testa dei giocatori di Leinster che venerdì sera affronteranno gli Wasps all’Adams Park di High Wycombe, dintorni di Londra. Da quando esiste la coppa i Dubliners non vi hanno infatti mai messo piede e, impegnati come erano nella conquista di ben tre Heineken Cup negli ultimi quattro anni, si saranno accorti dell’esistenza dell’altra coppa? Volente o nolente ora dovranno farci i conti dopo l’amarissima eliminazione dalla massima competizione per via del numero di mete segnate (12 contro le 14 di Munster) che ha significato anche l’addio al sogno dello storico “Treble”: tre coppe d’Europa in tre anni. La squadra di Joe Schmidt, favorito numero uno per la panchina dell’Irlanda nel dopo-Kidney, punta comunque a onorare la competizione anche perché la finalissima si disputerà a Dublino.

Ironia della sorte, di fronte avranno una squadra che storicamente è sempre stata abituata a giocare (e vincere) l’Heineken Cup ma dal 2009/10 è in pianta stabile nei quarti di finale di Challenge. I londinesi (si fa per dire visto dove si trova High Wycombe) questa coppa l’hanno anche vinta nel 2002/2003 e puntano a ritornare sul trono per rimettere finalmente un trofeo in bacheca, come ai cari vecchi tempi. Dopo un 2011/2012 chiuso ad un punto dalla retrocessione in Championship, gli Wasps si sono rifatti il look durante l’estate portando in maglia giallo nera grandi firme come Masi, Palmer, Haskell e Stephen Jones. I frutti si sono visti dato che nel campionato inglese la speranza playoff è ancora viva e in Challenge sono ancora una volta alla fase dei knockouts. Le premesse per una gara interessante ci sono tutte, il risultato sarà all’altezza delle due nobili in campo?

PERPIGNAN-TOLOSA – L’altra gara del venerdì sera è un derby francese e vedrà in campo un’altra grandissima del rugby europeo: lo Stade Toulousain. Eliminati dai Leicester Tigers all’ultima giornata della fase a gironi di Heineken Cup, i ragazzi di Guy Novès devono necessariamente ritrovare stimoli per andare alla caccia del secondo trofeo continentale per importanza. Motivazioni che non mancheranno dato che alla “a dir poco corazzata” dell’Alta Garonna il seeding ha beffardamente riservato quel Perpignan che in campionato ha fatto due su due proprio contro i rossoneri, incluso lo storico 19-18 del 25 febbraio che ha permesso ai catalani di gioire a Tolosa dopo ben 31 anni di digiuno. Aria di vendetta dunque e visti i rosters delle due compagini non dovrebbero esserci dubbi su chi passerà il turno, ma si sa che poi non conta l’anagrafe ma tutto ciò che viene messo in campo. Come detto, quest’anno il Davide catalano ha già fiondato due volte il Golia della Garonna. Non c’è due senza tre?

BATH-STADE FRANCAIS – Trasferta “termale” per lo Stade che, dopo l’addio di coach Michael Cheika, sta vivendo una delle sue peggiori stagioni di sempre. Salutati i playoff del Top 14 già a marzo (ad oggi sono infatti 17 i punti di distacco dal sesto posto), i capitolini hanno faticato oltremodo anche in Challenge, agguantando i quarti come ultima del seeding e ricevendo in cambio il Bath, miglior squadra delle fase a gironi oltre che imbattuta nella competizione. Gli inglesi hanno vinto l’ultima Challenge Cup a cui hanno partecipato, nel 2007/2008, e hanno sin qui dimostrato di ambire al bersaglio grosso. Nella sfida ai francesi tutto sembra pendere dalla parte degli anglosassoni ma per il discorso vittoria finale bisognerà necessariamente fare i conti col duo Tolosa-Leinster, ammesso e non concesso che passino il turno. Per Parisse e compagni sarà durissima espugnare il Recreation Ground ma anche per i parigini vale lo stesso discorso fatto per il Perpignan: la partita inizia e finisce sul campo, il prima e il dopo non contano per il passaggio del turno.