Il biathlon non è scienza esatta. Forse per questo piace e affascina. Movimento in prepotente espansione, perché capace di unire capacità fisiche a incognite mentali. Ecco allora che anche il più forte di tutti, il dominatore dell'ultima stagione, Martin Fourcade, può incappare nella giornata storta, che condanna la Francia ai piedi del podio. A Oestersund, nella staffetta mista, tradizionale appuntamento di inizio anno, si completa una clamorosa disfatta transalpina. La Francia domina fino all'ultimo poligono, con Brunet e Dorin splendide interpreti al femminile. Il possibile punto debole, Desthieux, contiene il ritorno di Vitek e conserva la testa della corsa. Tutto nelle mani del giovane Fourcade, che indenne supera il poligono a terra. A cinque tiri dalla fine ha in mano la corsa e qui accade l'imponderabile. Sbaglia 4 volte e spreca una delle prime due ricariche, poi riparte, con un colpo in canna. Da regolamento subisce così la penalità di due minuti per non aver utilizzato tutti i colpi e a nulla vale il terzo posto finale, perché i due minuti aggiuntivi spostano la Francia al quinto posto complessivo della generale.

 

A trionfare è la Repubblica Ceca. Quartetto concreto, guidato da Vitkova e Soukalova, con l'ottimo Moravec a chiudere. Piazza d'onore per la Norvegia, che complice un avvio stentato di Berger, non riesce a chiudere il gap. Assenti Svendsen e Bjoerndalen, è Boe a chiudere la staffetta. Completa il podio l'Ucraina, ancora senza Vita Semerenko. Pidhrushna e Valj Semerenko per le due frazioni al femminile, Semenov e Deryzemlya il duo maschile. Male la Russia di Shipulin, ancor peggio la Germania.

 

Sorride l'Italia. Resta l'amaro in bocca per un possibile podio, sfumato per una manciata di centesimi, ma resta soprattutto, viva, la sensazione che la strada sia quella giusta. Wierer apre benissimo, Oberhofer ci porta nel gota del biathlon. Stecca Windisch, comprensibile, perché rischia, cercando il colpo grosso. Il finale è di Hofer che resta a un passo dalla gloria, ma con l'espressione guerriera di chi mostra di crederci. Cresce il biathlon azzurro. Guarda a Sochi con l'ottimismo portato da prestazioni e coscienza dei propri mezzi.

 

Dopo l'antipasto di staffetta, ecco le gare individuali. Il programma riprende con l'individuale femminile di mercoledì. La gara più lunga, la più massacrante. Se le condizioni saranno quelle del week-end, con forte vento, favoriti, ancor di più, i tiratori.