Lasciate le emozioni dell'individuale femminile, con Soukalova capace di stampare Domracheva all'ultimo poligono, è tempo di 20 km al maschile a Ruhpolding. Vittoria annunciata per Emil Hegle Svendsen, che, in assenza di Martin Fourcade e Ole Bjoernadalen, centra la terza affermazione, dopo le due di Oberhof, e lancia segnali importanti in vista di Sochi. Uno Svendsen ritrovato soprattutto al tiro. Un solo errore, nella prima sessione, poi la perfezione carabina alla mano e sci ai piedi. 34 volte davanti a tutti al traguardo. Il terzo di sempre, alle spalle di Poirée e del citato Bjoerndalen. Campionissimo.

 

Ai piedi del norvegese è sinfonia russa. Si conferma uomo da podio Volkov, secondo davanti al connazionale Ustyugov. Alla perfetta prova di squadra degli atleti dell'Est, fa da contraltare la controprestazione tedesca, con il solo Schempp, nono, a salvare onore e storia.

 

L'Italia si aggrappa al più esperto del lotto. De Lorenzi chiude dodicesimo, cedendo nel giro finale, fatale da qualche tempo all'azzurro, che nel corso degli anni ha perso la brillantezza sul passo, caratteristica di inizio carriera. Fallosi i fratelli Windisch e Hofer. Markus e Lukas comunque qualificati per domani.

 

Come per la gara femminile, l'individuale fa da prologo all'inseguimento. Distacchi limitati e spettacolo assicurato. La Coppa di specialità va a Svendsen, capace di vincere dopo tre anni in questo format, ma probabile assente ad Anterselva, dopo tornerà al proscenio il rivale di sempre, Fourcade.

 

Individuale maschile, ordine d'arrivo:

  1. Svendsen (1+0+0+0) 48'58”5

  2. Volkov (0+0+0+0) + 14”6

  3. Ustyugov (0+1+0+0) + 16”5

  4. Fak (0+0+0+1) + 34”7

  5. Landertinger (0+0+0+1) + 42”7