C'era una volta il fondo azzurro. Immagini sbiadite, colori persi nello scorrere del tempo. Eppure volti lo sguardo e poco più in là vedi orizzonti di gloria. Ieri eravamo una potenza, spaventavamo addirittura la grande Norvegia e con lei l'intero panorama Mondiale. Assuefatti da fuoriclasse senza tempo, cullati nel sonno da medaglie e grandi prestazioni, abbiamo smesso di crescere. Siamo rimasti a galla grazie a imprese isolate di eterni campioni restii ad ammainare l'ascia di guerra. Negli occhi dell'appassionato resta incalcolabile l'emozione del grande Silvio Fauner, che in volata stampa Bjorn Dahlie. Lo scricciolo Stefania Belmondo, il ciondolare frenetico di quella chioma bionda. Più tardi sono giunti gli alfieri che ancora oggi provano a trainare il movimento. Giorgio Di Centa, fratello di Manuela, l'oro olimpico della 50 km di Torino 2006. Sì, a casa nostra, quando Zorzi zittì tutti, bandiera alla mano, al traguardo di una staffetta tinta di magia. A Vancouver i segnali del fallimento erano già lampanti, ma un colpo di coda di Piller Cottrer nella 15 km salvò onore e spedizione.

Ora ci ritroviamo quattro anni dopo a Sochi, all'alba dell'appuntamento olimpico a interrogarci su cosa possa arrivare da una disciplina risorsa inesauribile di medaglie, oggi sazia, satura. Non abbiam calcolato come di colpo le gioie del presente potessero trasformarsi nei dolori del futuro. E il futuro puntuale è giunto a presentare il conto. Non brilla l'Italia e non ha stelle a cui chiedere la magia. La Russia si presenta fredda, punitiva, per un movimento dormiente. Giorgio Di Centa c'è ancora, perché anche a 40 anni e oltre si guarda a lui. Il mal di schiena è lì a ricordargli ogni giorno quanto sia dura restare al vertice. Ha recuperato dall'infortunio, ma non è al meglio. La nostra carta più importante è Federico Pellegrino, capace di vincere al Tour de Ski, nella sprint, e di combattere per la coppetta di specialità. Scavalcato nell'ultima gara, costretto a cedere il passo a causa della rottura del bastoncino. Al maschile qualche chance la ha Roland Clara, a patto che torni lo sciatore che ha dimostrato di poter essere. Al femminile senza Arianna Follis e Marianna Longa, che han chiuso la carriera, è il momento di lanciare, finalmente, il futuro. Brocard, Vuerich, Laurent, tutte sognano in grande.

A prendersi il proscenio saranno come di consueto i più forti. Dario Cologna ha saltato il Tour de Ski, ma qui ha propositi importanti, come il vichingo Northug che ha utilizzato il Tour per affinare la condizione in vista di Sochi. Sundby si è dimostrato coriaceo sia a tecnica libera che in passo alternato, ma è difficile che possa confermare quanto mostrato finora in Coppa. Al femminile duello consueto tra Bjoergen e Kowalczyk. La prima ha lasciato causa malanni prima dell'ascesa al Cermis, ma ha mostrato al rientro, nella recente tappa, di essere pronta. La seconda, in polemica con la variazione del percorso, causa avverse condizioni meteo, non ha partecipato alle sette tappe a cavallo tra fine 2013 e inizio 2014, ma resta, soprattutto in classico, atleta di cui diffidare. Terzo incomodo è Therese Johaug, la bionda scandinava vissuta finora all'ombra di Bjoergen e in cerca di affermazione personale.

Il programma dello sci di fondo:

08.02.2014 – Skiathlon 7.5/7.5 km femminile (ore 11.00 italiane)
09.02.2014 – Skiathlon 15/15 km maschile (ore 11.00 italiane)
11.02.2014 – Sprint TL maschile (qualificazioni ore 11.00 italiane, eliminazione diretta ore 13.00 italiane)
11.02.2014 – Sprint TL femminile (qualificazioni ore 11.00 italiane, eliminazione diretta ore 13.00 italiane)
13.02.2014 – 10 km TC femminile (ore 11.00 italiane)
14.02.2014 – 15 km TC maschile (ore 11.00 italiane)
15.02.2014 – Staffetta 4×5 km femminile (ore 11.00 italiane)
16.02.2014 – Staffetta 4×10 km maschile (ore 11.00 italiane)
19.02.2014 – Team Sprint TC femminile (qualificazioni ore 10.15 italiane, eliminazione diretta ore 12.45 italiane)
19.02.2014 – Team Sprint TC maschile (qualificazioni ore 10.15 italiane, eliminazione diretta ore 12.45 italiane)
22.02.2014 – 30 km TL Mass start femminile (ore 10.30 italiane)
23.02.2014 – 50 km TL Mass start maschile (ore 08.00 italiane)

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo