Sochi 2014: la Maze è campionessa in gigante, la Fanchini quarta

Le Olimpiadi Invernali hanno visto oggi lo Slalom Gigante femminile, vinto dalla slovena Tina Maze, giunta davanti ad Anna Fenninger e a Viktoria Rebensburg. Appena dietro la nostra Nadia Fanchini, quarta a 11 centesimi dal podio. Caduta per Federica Brignone nel corso della prima manche: solo una leggera distorsione per lei.

Sochi 2014: la Maze è campionessa in gigante, la Fanchini quarta
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Di Elisa Ceschin

Per lo Sci Alpino a Sochi è finito il tempo delle prove di velocità ed iniziano quelle tecniche, partendo quest’oggi dalle donne. A Rosa Kuthor è andato in scena lo Slalom Gigante femminile, che ha incoronato come nuova campionessa olimpica Tina Maze, che dopo la medaglia d’oro in discesa fa il bis. L’argento è tutto per Anna Fenninger ed il bronzo è dell’ex capionessa olimpica, Viktoria Rebensburg. Quarta la nostra italiana Nadia Fanchini, comprensibilmente delusa.

Durante la prima manche abbiamo visto una pista che si è rovinata molto rapidamente, a causa della pioggia mista a neve. La gara è iniziata alla grande con Tina Maze, la vicecampionessa in carica fino a quel momento. La Maze ha sfruttato bene il pettorale numero 1 ed ha fatto segnare così il miglior tempo di manche. Un'altra forza tra le favorite era la statunitense Mikaela Shiffrin, partita forte e che poi ha perso qualche centesimo, chiudendo quinta la prima manche, a quasi un secondo dalla vetta. La prima delle italiane ad affrontare le nevi russe è stata Nadia Fanchini, scesa con il pettorale numero 10 e autrice di una bellissima prova: terzo posto per lei. Subito dopo di lei la valdostana Federica Brignone, che scivola e che successivamente si tiene il ginocchio dolorante lamentandosi, sintomo che qualcosa forse non va. Fortunatamente veniamo poi rassicurati: nessun problema rilevante per lei, solo una lieve distorsione. Parte quindicesima Denise Karbon, ottava a 1’’61. Col 23 scende invece l’ultima delle azzurre, Francesca Marsaglia, che ha fatto veramente fatica e il suo ventiseiesimo posto conquistato le da un buon pettorale per la seconda manche: potrebbe approfittarne se la pista mantenesse ancora delle buone condizioni quando sarà il suo turno. La tedesca Maria Riesch si è arresa ed ha deciso di non scendere a causa dell’influenza che l’ha colpita.

La seconda manche non prometteva bene fin da subito, la neve a scendere era molta e la partenza viene ritardata di qualche minuto. D’altronde mancava la consistenza giusta ed è difficile sciare bene così. A questo punto era tutto un’incognita. Grande seconda manche per Francesca Marsaglia, la prima delle italiane, che ha guadagnato tantissimo ed è rimasta in testa per un bel po’. Denise Karbon è partita quando mancano solo 7 atlete dopo di lei, ma complice la fatica Denise finisce per sbagliare ed è uscita così di scena. Le luci però sono per la campionessa di Vancouver, la Rebensburg, che con classe si è presa il primo posto provvisorio, posto che la Shiffrin non è riuscita a portarle via, ma che Anna Fenninger le ha strappato con decisione. Bella manche di Nadia Fanchini, che non è andata al comando e che ha chiuso a ridosso del podio in quarta posizione. Per ultima è scesa lei, Tina Maze, che ha gestito il suo vantaggio ed ha vinto la medaglia d’oro per un pelo: solo 7 centesimi su Anna Fenninger e 27 su Viktoria Rebensburg. Delusione sul volto di Nadia Fanchini, il bronzo era a soli 11 centesimi. Francesca Marsaglia, grazie alla sua buonissima performance, è riuscita a recuperare ben 10 posizioni rispetto alla prima manche: da ventiseiesima a sedicesima.