Martin Fourcade fila via sulla neve di Oslo e osserva a distanza i rivali, affannati all'inseguimento del fuoriclasse transalpino. Il successo cancella un mese difficile, in cui Fourcade si è mantenuto a galla grazie all'innata classe, senza però dominare la scena come di consueto. L'Individuale esalta le caratteristiche di Martin, che come nessuno abbina a una straordinaria capacità di gestione del poligono rapidità sci ai piedi. Il 20/20 al tiro condanna gli ottimi Garanichev e Semenov, sul podio a testimoniare l'importanza delle quattro sessioni in questo format di gara. Ogni errore aggiunge un minuto di penalità, ovvio quindi che ai primi tre posti si fissino atleti esenti da pecche. 

Jakov Fak è il più veloce di tutti, anche di Martin, ma paga due incertezze al poligono e osserva da vicino il podio, senza poter balzare sui gradini più importanti. Stessa sorte per il russo Shipulin, settimo. Chi stupisce, in negativo, è Johannes Boe. Il norvegese regge bene al poligono - un solo errore - ma non fa la consueta differenza sugli sci, come testimoniano i quasi due minuti di distacco da Fourcade (6°). 

Crolla Simon Schempp, l'atleta del momento. Il tedesco incappa in una pesante controprestazione, chiudendo ventisettesimo, con tre errori.

Notizie poco liete in casa azzurra. Il migliore è D.Windisch, trentaseiesimo. Dominik commette tre errori nelle prime due serie e non riesce poi a rientrare nel giro che conta. De Lorenzi è quarantacinquesimo, cinquantesimo Hofer. Per Lukas segni di risveglio sugli sci, ma poca precisione al tiro. Sessantasettesimo Bormolini.

La vittoria consente a Fourcade di ritrovare un minimo di tranquillità anche nella generale. Il francese allunga su Schempp. 723 i punti di Martin, contro i 671 del rivale.