La leggenda, il fuoriclasse, il re: semplicemente Ole Einar Bjoerndalen. Il norvegese vince l'individuale maschile di Ostensund, il primo appuntamento della stagione di biathlon. A 41 anni e 309 giorni si permette il lusso di vincere ancora, mettendo alle sue spalle atleti di oltre dieci anni più giovani. 


Per Bjoerndalen si tratta dell'affermazione numero 95 in Coppa del Mondo, l'undicesima vittoria in quel di Ostersund ed il podio numero 172. Fa una certa impressione sentire snocciolati tutti i numeri di un atleta che è a tutti gli effetti uno dei più grandi della storia delle discipline invernali. La sua dedizione quotidiana, la sua cura del particolare e la sua competitività impressionano anno dopo anno e rendono impossibile il compito di chi prova a descrivere le sue gesta. 

Bjoerndalen chiude la 20 km in terra svedese con uno zero al poligono, approfittando di qualche errore di troppo degli avversari più temibili, uno su tutti Martin Fourcade. Il detentore della sfera di cristallo manca ben 5 bersagli e chiude al ventunesimo posto, dimostrando comunque un passo sugli sci semplicemente impressionante (miglior tempo assoluto con il secondo, il tedesco Doll, più lento di 46 secondi). Bjoerndalen interpreta la competizione con la maturità del veterano e del fuoriclasse, soprattutto all'ultimo poligono quando si prende tutto il tempo necessario per completare lo shoot-out. Il sei volte vincitore della Coppa del mondo assoluta mostra anche un discreto passo sugli sci stretti, ottenendo il decimo tempo. Vedere uno Bojoerndalen così competitivo alla prima gara stagionale lascia letteralmente senza parole. Laddove non arriva il fisico, però, arriva la mente ed è lì che il norvegese è stato ed è ancora superiore a tutti i suoi rivali (Fourcade escluso). 

Alle spalle di Bjoerndalen si piazza il tedesco Simon Schempp. L'atleta teutonico commette un solo errore al poligono e paga alla fine 27 secondi. Schempp dimostra di essere in ottima condizione, come evidenziato anche dal terzo tempo sugli sci. Questa sarà per lui la stagione della conferma ad alti livelli e rappresenta senza dubbio la carta migliore della Germania per tornare alla vittoria della sfera di cristallo dopo otto anni di astinenza. Terzo posto per il russo Alexey Volkov, anche lui come Bjoerndalen autore di una gara senza errori. Appena fuori dal podio Emil Hegle Svendsen, quarto con lo stesso tempo del francese Fillon Maillet, entrambi con due errori al tiro.In contumacia Hofer il primo degli italini è Dominik Windisch (34°). L'azzurro paga una gara estremamente imprecisa nel tiro in piedi, dove manca 4 bersagli. Nonostante un discreto passo sugli sci, l'80% al poligono lo costringe ad una gara anonima. Più indietro De Lorenzi (42°) e Bormolini (74°).