Javier Fernandez è Campione europeo per la quarta volta consecutiva. Questo il verdetto dell’Ondrej Nepela Ice Palace di Bratislava dove sono in corso i campionati continentali di pattinaggio di figura. La prima medaglia assegnata è proprio quella della gara maschile dominata dal ventiquattrenne di Madrid fin dal programma corto, gara chiusa con oltre sessanta punti di distacco dal più immediato inseguitore.

Una sfida contro se stesso quella dello spagnolo. A suon di record abbattuti o eguagliati. Cade il primato europeo e Fernandez diventa il secondo pattinatore al mondo ad abbattere il muro dei trecento punti rinnovando il duello a distanza con il giapponese Yuzuru Hanyu. Nessuno è stato davvero in grado di tenergli testa sul ghiaccio di Bratislava. Le aspettative, rese altissime dopo l’eccezionale programma corto, sono state ampiamente rispettate nel segmento più lungo di gara seppur con qualche brivido. Bretelle sistemate, faccia giusta, un sospiro e via. Le musiche di Frank Sinatra per “Guys and Dolls”, quel “Bulli e Pupe” interpretato con semplicità ed ironia, accompagnano una prova che lo spagnolo chiude completando tre salti quadrupli e sei tripli. Che sarebbero stati sette se il secondo triplo axel non avesse lasciato spazio ad una caduta. Ma poco importa. L’errore, che per un istante lo rende più umano, non basta ad inficiare una prova magnifica. L’eccellenza artistica dell’atleta di Madrid non è mai stata intaccata dalle sbavature. Eleganza, classe, interpretazione. Un abisso incolmabile per chi costretto ad inseguire.

E le sorprese infatti sono tutte alle spalle dello spagnolo. Contro ogni pronostico a conquistare il secondo gradino del podio è Alexei Bychenko. Quarto dopo il programma corto, il ventisettenne è riuscito a contenere gli errori portando a casa con successo, nonostante la caduta sul secondo tentativo di quadruplo toeloop, un quadruplo toeloop e sette tripli di cui sei nella seconda metà del programma. Proprio la crescita progressiva delle componenti del programma ha consentito a Bychenko, determinato e costante, di infrangere il primato nazionale e regalare ad Israele la prima medaglia continentale della storia.

Medaglia di bronzo per il russo Maxim Kovtun. Dopo un inizio di programma libero disastroso in cui ha tenuto sull’uscita del quadruplo salchow salvo poi cadere rovinosamente sul quadruplo toeloop e non portare a termine il secondo quadruplo salcow, il ventenne russo, argento nella passata edizione, ha saputo reagire portando a termine, nella seconda metà del programma, due doppi axel e cinque salti tripli raccogliendo così i punti necessari per arrivare al podio.

A rimetterci il redivivo Florent Amodio, quarto. Il francese, ottavo al termine del programma corto, porta in pista uno dei migliori programmi liberi della sua carriera, sferrando l’attacco alle medaglie con quel quadruplo salchow che molti problemi gli aveva causato in passato. Il secondo punteggio tecnico di giornata, non è bastato però a regalargli la gioia del podio nel giorno dell’ultima competizione agonistica della carriera ma l’abbraccio commosso di Nikolai Morozov al proprio atleta, al termine della prova, resta il momento più toccante della gara.

La vera delusione di giornata ha il nome di Michael Brezina. Terzo dopo il programma corto, il ceco scende sul ghiaccio per ultimo, con l’unico obiettivo di portare a casa un programma pulito che avrebbe significato medaglia d’argento. Ma qualcosa non va come previsto. Cadute continue e molti passaggi a vuoto lo relegano in decima posizione con enorme rammarico.

Il russo Mikhail Kolyada, chiude quinto alle spalle di Amodio, risalendo dalla nona posizione. Daniel Samohin, l’altro atleta in pista per Israele, quinto dopo lo short, deve accontentarsi del settimo posto. Nono il belga Jorik Hendrickx.    

GLI AZZURRI Ivan Righini chiude al sesto posto, confermando il piazzamento ottenuto dopo lo short. L’azzurro stabilisce  il nuovo primato nazionale migliorando di quasi dieci punti il precedente limite fissato da Samuel Contesti. Sulle note di un medley dei Pink Floyd, Righini appare convincente, determinato, energico. Impeccabile su trottole e passi, sfodera tutte le arti interpretativi di cui è capace. Un vero showman del ghiaccio. Due tripli axel eseguiti perfettamente ed altri sette salti tripli di ottima fattura gli consentono di entrare nei primi sei. Peccato per quel triplo lutz eseguito solo doppio nel finale che avrebbe potuto garantirgli qualcosa in più. Ottima prova anche quella di Matteo Rizzo, all’esordio ai Campionati europei, giunto tredicesimo con oltre duecento punti.

In base ai risultati ottenuti, Russia e Israele potranno schierare tre pattinatori nella prossima edizione dei Campionati europei mentre per Italia, Spagna, Francia, Repubblica Ceca e Belgio i posti a disposizione saranno due.


CLASSIFICA FINALE

1) ESP - Javier FERNANDEZ    
302.77 (1|1) ER
2) ISR - Alexei BYCHENKO    
242.56 (4|4) NR
3) RUS - Maxim KOVTUN    
242.21 (2|6)
4) FRA - Florent AMODIO    
240.96 (8|2)
5) RUS - Mikhail KOLYADA    
236.58 (9|3)
6) ITA - Ivan RIGHINI    
236.36 (6|5) NR
7) ISR - Daniel SAMOHIN    
232.08 (5|8)
8) RUS - Alexander PETROV    
229.69 (10|7)
9) BEL - Jorik HENDRICKX    
221.39 (7|9)
10) CZE - Michal BREZINA    
211.81 (3|13)
11) SWE - Alexander MAJOROV    
204.27 (11|12)
12) LAT -  Deniss VASILJEVS    
204.24 (14|10)
13) ITA - Matteo RIZZO    
200.81 (12|14)
14) GER - Franz STREUBEL    
196.17 (15|11) PB
15) UKR - Ivan PAVLOV    
189.65 (13|15)
16) GER - Paul FENTZ    
182.59 (16|17)
17) ESP - Felipe MONTOYA    
181.95 (17|19)  PB
18) GBR - Phillip HARRIS    
180.99 (18|16)
19) SUI - Stephane WALKER    
171.79 (22|18)
20) CZE - Jiri BELOHRADSKY    
168.57 (19|21) PB
21) CRO - Nicholas VRDOLJAK    
167.07 (21|20)
22) SLO - David KRANJEC    
163.98 (23|22)
23) AUT - Mario-Rafael IONIAN    
160.57 (24|23) PB
24) NOR - Sondre ODDVOLL BOE    
149.60 (20|24)

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