Milano abbraccia gli azzurri dello sport invernale. Una giornata al Castello Sforzesco, dove giornalisti e appassionati hanno potuto incontrare ragazzi e ragazze che a breve torneranno a calcare le nevi di tutto il mondo alla caccia della gloria: dallo sci alpino al biathlon, passando per snowboard, combinata nordica e sci di fondo. Una stagione tutta nuova che già si stagli all'orizzonte, con lo sguardo rivolto a Sochi: c'è un'Olimpiade da conquistare e da onorare, ci sono medaglie pesanti da riportare a casa. Ma prima c'è la Coppa del Mondo: lo sci alpino al femminile riparte sabato 26 ottobre da Soelden, Austria. Ghiacciaio del Rettenbach, per il classico vernissage stagionale. Lo slalom gigante di inzio stagione sarà già un primo test importante per capire le ambizioni delle big. E proprio in vista di questa stagione così importante, abbiamo testato gli umori umori e le sensazioni dl alcune ragazze azzurre.

Fede a tutto vapore - "Sto bene. Se poi penso a come stavo la scorsa primavera è un'altra vita!" Parole e musica di Federica Brignone, talento purissimo l'anno scorso imbirgliato da una cisti alla caviglia che l'ha praticamente costretta a saltare l'intera stagione agonistica, mondiali compresi. Ora però quasi tutto è alle spalle e la figlia di "Ninna" Quario è pronta a ripartire "a pieni cavalli", anche se qualche strascio dell'operazione sembra ogni tanto ripresentarsi: "I problemi al piede sono abbastanza risolti, ora va molto meglio. Anche se ogni tanto qualche fastidio lo sento ancora. La mia cicatrice è molto grossa, e dovrò starci attenta nel corso della stagione". La Brignone è reduce da una più che positiva trasferta di preparazione estiva in sudamerica, dove si è destreggiata fra slalom, gigante e super G e punta decisa verso Sochi 2014: "Intanto devo ancora qualficarmi, abbiamo la nostra sfida interna, vedremo come andrà a finire. Quello che voglio è fare una stagione costante, andare forte fin dall'inizio e per tutta la stagione, ed arrivare eventualmente alle olimpiadi per fare il colpaccio, non certo tanto per andare...". 

La squadra di gigante azzurra naturalmente ha altre carte al suo mazzo, anche se tutte alle prese con acciacchi vari: una di queste è Denise Karbon, afflitta da problemi alla caviglia che le impediscono di sciare come vuole e che di fatto mette in dubbio al sua partecipazione alla gara del prossimo 26 ottobre: "Sono ancora poì indietro nella preparazione e sto ancora recuperando: scio da un mese e mezzo ma non sono ancora al 100% perchè mi fa male la caviglia". Nella prossima settimana Denise si dedicherà alle terapie, per provare a risolvere il problema, dopodichè scioglierà le riserve sulla sua partecipazione alla gara d'apertura stagionale: "Sono indecisa: vorrei andare volentieri, è una gara che mi piace molto e in cui sono sempre andata bene. Non esserci mi farebbe male, ma d'altro canto bisogna anche essere realisti e rispettare il proprio fisico. Il mio vero obiettivo è essere a posto per dicembre - dove sono in calendario ben tre giganti, ndr - che sono le gare decisive in ottica Sochi: l'Olimpiade è il mio vero grande obiettivo della stagione.

Al via Soelden ci sarà anche Nadia Fanchini (foto: Getty Images): la bresciana, sempre alle prese con le sue ginocchia martoriate da mille infortuni e da altrettante - poco gradite - gite in sala operatoria, si è allenata molto fra le porte larghe durante la trasferta in Argentina: "Finora il grosso dell'allenamento l'ho fatto i ngigante. Ho anche provato a fare lo slalom, ma subito lasciato eprdere: troppo sollecitate le ginocchia". C'è ovviamente anche la discesa libera nei programmi della Camuna Volante, una disciplina che l'anno scorso le ha regalato uno splendido argento iridato: "In argentina ho fatto 6 giorni di discipline veloci, e dopo Soelden andrò a lavorare con le discesiste: a Beaver Creek farò tanto il gigante quanto la discesa, per questo prima andrò a Copper Mountain per lavorare sugli aspetti della velocità." 
Per quel che concerne la gara di apertura, l'obiettivo di Nadia è fare il meglio possibile ed entrare nelle zone che contano della classifica: "Vorrei arrivare fra le prime dieci, ma logicamente non è facile. Quela di Soledin è sempre una gara a sè: è l'inizio della stagione, e c'è chi inzia con il piede giusto, chi no. Io spero di essere fra quelle che iniziano con il piede giusto".

Velociste d'assalto - Sofia Goggia il talento pronto a deflagrare. Un saggio delle sue qualità le aveva date l'anno scorso a Schladming nel famigerato Super G dei mondiali. Una discesa kamikaze lungo la Planai ormai ridotta a neve molliccia, un giro della morte con il cuore in gola. Senza paura dove la paura aveva frenato le big, scese con il freno tirato dopo il pauroso volo della Vonn. Fu quarto per un soffio, dopo essere passata davanti a tutti all'ultimo intermedio. La bergamsca per un futuro che, chissà, potrebbe anche essere prossimo; per il presente c'è Daniela "Dada" Merighetti (foto), bresciana cittadina, veterana del gruppo pronta a dare ancora una volta battaglia. Anche e soprattutto al mal di schiena che l'ha tormentata nell'ultima parte di trasferta in Argentina e che di fatto le ha impedito una preparazione estiva completa. Con il nuovo staff ha lavorato molto sulla tattica, ma l'obiettivo per l'immediato è solo uno: "Partire bene nelle gare in Nord America". E poi pensare a Sochi, alle Olimpiadi. Una pista di suo gradimento: "La pista di Sochi è molto bella, molto tecnica. L'ideale per una prova Olimpica". 

Al Castello Sforzesco abbiamo incontrato anche Johanna Schnarf e Verena Stuffer. Le due atesine ci han parlato delle loro sensazioni in vista della stagione che verrà: "Sto così così, diciamo. Sono al rientro dopo aver fatto purtroppo un'altra operazione quest'estate, e per questo ho ancora un poco da lavorare" ci dice Hanna. La quale poi aggiunge: "Per fortuna noi iniziamo la stagione più tardi, in novembre. Ogni tanto sento ancora un po' di odlore ma spero che tutto vada a posto. L'obiettivo sono le Olimpiadi, ma ciò che conta più di tutto è essere sani e in forma fisicamente, poi il resto si vedrà". 
Le fa eco Verena: "Io sto bene, quest'estate mi sono allenata bene e sono davvero contenta. In Argentina abbiamo avuto un mese di allenamento proficuo". Naturalmente anche lei ha ambizioni a cinque cerchi, ma prima però c'è la Coppa del Mondo a cui pensare: "L'obiettivo finale sono le Olimpiadi, ma prima c'è da pensare alla Coppa del Mondo. Per cui per me è importante fare bene fin da subito, nelle gare negli Stati Uniti e in Canada".