E' Maria Riesch a spuntarla nel gelo polare di Lake Louise e a portarsi a casa la prima delle due discese libere in programma nel week-end lungo in terra canadese. La tedesca ha preceduto la svizzera Abderhalden - Kaufmann, già a podio l'anno scorso proprio qui a Lake Louise, e la nostra Elena Fanchini, che bissa così il podio conquistato settimana scorsa sulla "Raptor" di Beaver Creek. Quarto posto per Anna Fenninger, lontana Lindsey Vonn al suo rientro in gara.

A Lake Louse si parte con un'ora di ritardo: il gran freddo (fino a -30° C) e la condensa prodotta dai cannoni sparaneve delle vicine piste turistiche impediscono il regolare svolgimento della gara. Inizia il solito stillicidio di rinvii, ma dopo un'oretta tutto è risolto e la gara può prendere il via. la curiosità è tutta attorno al ritorno di Lindsey Vonn: il terribile infortunio di Schladming, la riabilitazione, la nuova caduta. Facile che tutti questi ricordi, uniti al poco allenamento, abbiano influito sulla prestazione della fuoriclasse statunitense, che infatti paga oltre secondi dalla vincitrice di giornata, Maria Riesch, terminando al quarantesimo posto. Un risultato che naturalmente lascia il tempo che trova, dal momento che era davvero difficile se non impossibile ipotizzare un risultato in grande stile per la pur fenomenale sciatrice USA. La stessa Lindsey ha poi commentato così la sua prestazione via Facebook: "Credo di essere un pochino arrugginita. Ero un po' più nervosa del solito,[...] ma credo sia normale dopo che ti distruggi un ginocchio e non corri per dieci mesi. Malgrado il mio risultato, sono strafelice di essere tornata a correre e non vedo l'ora di farlo di nuovo domani". 
Vince, come detto la Riesch, che mette il primo sigillo stagionale al termine di una gara condotta in maniera pressochè impeccabile, facendo segnare il miglior tempo in ogni settore della pista. Fra le big, solo un decimo posto per Lara Gut, non troppo a suo agio su questa pista, mentre incappa in una squalifica - probabilmente per materiali irregolari - Tina Weirather. Nella top ten anche Tina Maze, sesta, preceduta da Nadja Kamer  La piazza d'onore se la prende la svizzera Marianna Abderhalden - Kaufmann, che con il numero 30 è brava a strozzare l'urlo in gola a Elena quando ormai il secondo gradino del podio sembrava cosa fatta per la bresciana.

Che si consola però con il secondo podio di fila in discesa libera, dopo quello conquistato settimana scorsa a Beaver Creek. Una pista magica per la camuna, quella di Lake Louise, dove proprio otto anni fa centrò la vittoria. Da lì un lungo digiuno di podi durato otto anni, con molti periodi bui fatti di infortuni e di gare corse con il freno a mano tirato, nel terrore di altri infortuni. Ora che può finalmente lasciare fluire tutto il suo enorme talento libera dai cattivi pensieri, la sinfonia è dolce musica per l'Italia dello sci alpino, che potrebbe aver ritrovato una punta di diamante proprio nell'anno che conduce a Sochi. Per trovare un'altra azzurra, dobbiamo scendere fino alla dicianovesima piazza, dove troviamo Hannah Schnarf, al rientro in gara dopo il forfait di Beaver. Ventiquattresimo posto per Verena Stuffer, ventiseiesima Daniela Merighetti, ventottesima Nadia Fanchini, mentre finiscono fuori dai punti Sofia Goggia, Camilla Borsotti e Francesca Marsaglia.