Weirather, l'altra Tina alla riscossa

In Val d'Isere trionfa la giovane atleta del Lichtenstein davanti a Lara Gut e Maria Pietilae. Quarto posto per la nostro Brignone. Nel gigante maschile vittoria per Hirscher davanti a Pinturault e Ligety.

Weirather, l'altra Tina alla riscossa
Il podio del gigante di Val D'Isere: Lara Gut, Tina Wierather (vincitrice di giornata) e Maria Pietilae
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Di Alessandro Gennari

"Buon Natale a me. Che regalo egoista!" Se la ride, eccome Tina Weirather, postando la foto del podio di oggi sulla sua pagina Facebook. Il circo rosa ora va in pausa natalizia, e la giovane del Lichtenstein può brindare a champagne a panettone (che poi, lì si userà?) guardando tutte dall'alto al basso. Semplicmente perfetta oggi la figlia d'arte, DNA da campionessa che troppe volte ha dovuto fare i conti con la sfortuna che le si è appiccicata addosso come una cozza allo scoglio. Ha superato crac dopo crac, con pazienza e determinazione, facendo la pernacchia a un destino che si è spesso divertito a metterle i bastoncini fra gli sci. Così torna a splendere lucente la stella dei Weirahter, una saga inaugurata da papa Harti iridato in discesa nel lontano 1982 a Schladming. La vittoria nel sangue, che si mischia a quello, altrettanto vincente, che scorre nelle vene di mamma Hanni Venzel: difficile quindi sfuggire al ruolo della predestinata per la piccola Tina, che pare finalmente avere ingranato la marcia giusta. Proprio nell'anno in cui la sua illustre omonima slovena sembra non riuscire più a replicare la meravigliosa stagione passata: l'addio di Livio Magoni, tornato alla base in casa Italia, è un vuoto importante nel puzzle della Maze, la quale dal canto suo da segnali di incoraggiante ripresa. Non inganni l'undicesimo posto di oggi, perchè frutto di un brutto errore nella parte finale di una prima manche che aveva fin lì condotto in maniera magistrale.

Dalla gara di oggi trae sorrisi anche casa Italia: Federica Brignone, lasciatasi alle spalle la tribolata stagione dell'anno scorso, si è fermata a un soffio dal podio (sedici centesimi), su cui sono salite Lara Gut e Maria Pietialae Holmener. Un felice ritorno per la svizzera, uscita negli ultimi due giganti. Un doppio passo falso che comunque non l'ha turbata più di tanto, conscia del fatto che la sua sciata era quella giusta e che le uscite sono state dovute più alla sfortuna o a giornate storte. Quinto posto per Maria Riesch,a precedere una Lindell - Vikarby che mantiene la leadership della classifica di specialità. Svezia sugli scudi anche grazie a Kajsa Kling, le cui ottime prestazioni ormai non fanno più notizia, anzi... Facile che il suo nome finisca al più presto sul taccuino degli osservatori e degli addetti ai lavori. Mikaela Shiffrin (ottava) e Dominique Gisin (nona) completano la top ten di questo slalom gigante. Brutta caduta per Veronique Hronek, con la tedesca che ha impattato violentemente contro il paletto con il ginocchio ed è stata costretta a scendere a fondo valle con il toboga.

Per quanto riguarda le altre azzurre in gara, Nadia Fanchini regala bello sci nella prima manche ma alla fine si trova quattordicesima con un balzo all'indietro di cinque posizioni rispetto alla discesa inaugurale di giornata. Diciannovesimo posto per Denise Karbon, mentre Manuela Moelgg cade poco dopo l'inizio della seconda prova.Le ragazze torneranno in pista già il prossimo fine settimana a Lienz, per il classico fine settimana dedicato alle discipline tecniche che si tiene a cavallo fra Natale e Capodanno.

Nella giornata di oggi si è corso anche lo slalom gigante dell'Alta Badia, sulla bellissima pista della Gran Risa: un tempo feudo italiano, oggi ha fatto da proscenio alla sfida stellare fra Hirscher, Pintuarult e Ligety in stretto ordine d'arrivo. I fab trhee hanno dato spettacolo in entrambe le manche, mentre purtroppo gli italiani sono finiti davvero lontani dalle posizioni che contano. Il migliore è stato Manfred Moelgg, sesto dopo la prima manche, sedicesimo a fine gara.  

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.