Non vinceva da quel giorno maledetto, quando a Kitzbuhel trionfò sulla Streif e poi fu costretto ad un'operazione di ernia del disco con anneso addio ai sogni olimpici. Hennes Reichelt si riprende una parte di ciò che la sfortuna gli ha tolto e vince il Super-G di Beaver Creek. Sull'impegnativo ghiacciaio della Birds of Prey, l'austriaco lascia le briciole agli avversari, interpretando la gara senza neppure una sbavatura. Proprio la precisione di Reichelt fa la differenza rispetto ai suoi rivali. Uno su tutti Kjetil Jansrud. Il norvegese deve interrompere la striscia di tre vittorie consecutive raccolte tra Lake Louise e Beaver Creek per colpa di un grave errore nella parte centrale. Una sbavatura che gli fa perdere più di mezzo secondo e che lo relega al secondo posto. Terzo un ottimo Alexis Pinturault al secondo podio stagionale.

Come accade puntualmente ogni anno non manca lo spettacolo a Beaver Creek. La Birds of Prey presenta un pendio difficile e ghiacciato, con un muro centrale ricco di curve estremamente impegnative. Sono tanti i big a cadere nella trappole della pista. Defago e Jansrud sono solo alcuni esempi. Lo svizzero in particolare butta via una gara che sarebbe stata da podio. Reichelt, invece, sembra non avvertire le difficoltà del tracciato. L'austriaco dimostra ancora una volta di avere un feeling particolare con le piste difficili. Non è un caso che questa sia la sua terza vittoria in quel di Beaver Creek e che abbia ottenuti successi anche a Kitz e a Bormio. Per lui si tratta dell'ottava vittoria in Coppa del Mondo.

Incoraggiante la prova degli azzuri, con ben tre nostri rappresentanti nei primi otto. Ai piedi del podio Peter Fill e Dominik Paris, rispettivamente quarto e quinto. Fill manca il terzo posto per soli 4 centesimi e riesce finalmente a dimostrare tutto il suo bagaglio tecnico. Bene anche Paris, capace di trovare quella continuità che gli è sempre mancata in questi primi anni di carriera. Buon ottavo posto per Matteo Marsaglia, più indietro invece Innerhofer ed Heel.

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