La cornice meravigliosa della Val Gardena, le pregevoli gemme tecniche della Saslong, le insidie di una pista storica, resa ancor più infida dalla scarsa neve che accompagna l'atipica stagione corrente. Lo Sci Alpino fa ancora una volta i conti con un'inclemente situazione metereologica e solo un miracolo italiano riesce a rendere la discesa percorribile e entusiasmante. Steven Nyman il migliore, non solo in prova. Dopo le avvisaglie dell'unico assaggio cronometrato, una volata perfetta, con materiali straordinari. Lo statunitense crea un gap gigantesco nei due tratti di scorrimento, posti nella parte alta e nella parte conclusiva. Il gruzzoletto è conservato sapientemente nella parte centrale, più difficile rispetto al passato. Nyman, attento, accompagna le gobbe presenti, pericolosi saliscendi che chiudono la porta a diversi protagonisti. 

Resta incollato al fuoriclasse a stelle e strisce solo il numero uno della velocità. Jansrud è secondo, a 31 centesimi. Il norvegese rilancia la lotta per la generale con l'austriaco Hirscher, oggi ai box. Il sorriso azzurro è tutto nel podio di Dominik Paris. Il gigante italiano coglie la gioia, al termine di un periodo caratterizzato da piazzamenti ai piedi delle posizioni di rilievo. Il distacco è pesante, 1'15 al traguardo, ma è la posizione a regalare soddisfazione e gloria. 

La Francia osserva la crescita di Fayed e Clarey, rispettivamente quarto e quinto, mentre sesto è l'esperto Zurbriggen. Pochi sorrisi per il resto della pattuglia azzurra. Fill è buon dodicesimo, mentre Heel chiude ventiduesimo, davanti a un Innerhofer ancora alla ricerca della miglior condizione.