Manca la parte alta, ma non lo spettacolo sulla "Deborah Compagnoni" di Santa Caterina Valfurva. Troppo vento là in alto, perdipiù a folate, e così gli organizzatori optano per eliminare la prima parte di gara e abbassare la partenza. Ne esce una gara monca, priva della fase più difficile e ripida, quella che aveva esaltato gli specialisti e fatto storcere il naso a qualcuno.

Ne esce ad ogni modo una discesa spettacolare, dove non mancano i brividi, dispensati a vario titolo dai temerari che si sono lanciati fra le curve di Santa Caterina. A partire dal nostro Dominik Paris, che per tre quarti di gara si mette in groppa a Trevor Ganong prima di finirgli dietro per soli 31 centesimi. Ancora un podio per il nostro Domme, il quarto in stagione nelle prove veloci. In mezzo ai due, Mathias Meyer, oro olimpico a Sochi che questa volta si deve accontentare del secondo posto.

Altri brividi li regalano invece l'austriaco Markus Duerager, che dopo aver sfondato una porta, scende con un paletto sottobraccio a oltre cento all'ora, e il canadese Tyler Werry, che si schianta dritto per dritto nelle reti, per fortuna senza alcuna conseguenza. 

A vincere è proprio l'americano Trevor Ganong, che festeggia il primo centro in una carriera che fino a questo momento vantava un solo piazzamento sul podio, terzo a Kvjtfjel nel febbraio di quest'anno.

Lontani gli altri azzurri: ottavo Peter Fill, dodicesimo posto per Christof Innerhofer, che paga l'accorciamento della gara. Quindicesima piazza per Silvano Varrettoni.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.