Dominik Paris, a Kitzbuhel. Il Super G che inaugura il week-end più atteso del calendario di Coppa incorona l'azzurro, ormai a buon diritto tra i grandi. La crescita di Paris, lampante in questa stagione, culmina col successo su una pista che rappresenta la storia dello Sci Alpino. Qui a Kitz solo i grandi hanno saputo imporsi, qui, più che da ogni altra parte, ogni vittoria assume contorni più ampi. Ogni curvone, ogni avvallamento, ogni difficoltà reca un nome e una storia. Per vincere a Kitzbuhel servono cuore, coraggio, classe. Dominik oggi è la fusione di tutto ciò, è semplicemente perfetto, perché in grado di aggiungere quella confidenza che solo i risultati sanno portare. Grande discesista lo era già in passato, non sempre con continuità, ora è anche Super-gigantista di lusso, capace di non scendere mai in stagione oltre la quinta piazza. Proprio a Kitz il primo successo, dopo due podi, il quarto successo assoluto, la sensazione di essere su una nuvola magica, in cui gli sci conoscono il momento esatto in cui intraprendere traiettorie e direzioni. L'eleganza con cui si getta sul finale veloce, a tempo, come nessuno, è il massimo momento della prova dell'azzurro. Lì è una freccia tricolore, una scheggia che al traguardo si accorge subito di quanto fatto.

Il brivido austriaco porta un alloro olimpico al collo, ma Matthias Mayer deve fermarsi a 6 centesimi, un soffio più lento di Dominik. Sono loro a dominare, bravi a rispettare il tracciato, senza averne timore. Il resto è una serie di volti noti, rinati a Kitz, dopo fatiche e pensieri. Streitberger si ricorda di essere un campione ed è terzo, quarto un entusiasta Theaux. Kitzbuhel è anche il teatro del ritorno di Innerhofer. Un nono posto che vale tanto e il sorriso è lì a dimostrarlo. A tratti è vero Innerhofer, morbido, capace di correggere con sensibilità anche i minimi errori. Con pochi allenamenti impossibile chiedere di più, ma su una pista che chiama i fuoriclasse la risposta c'è, eccome. Hell è sedicesimo, davanti a Feuz. Jansrud solo settimo, schiacciato dalla pressione di avere una pista disegnata ad arte per lui dall'allenatore norvegese.

Nel pomeriggio una manche di slalom per la Super-Combinata, tradizionale appuntamento qui. In pista, in Super-G, anche gli slalomisti, con alterne fortune. Hirscher scende al risparmio, controllando le insidie della pista, Pinturault rischia e da spettacolo. Kostelic si pone tra i due.