Marcel Hirscher si lascia andare ad un'esultanza visibile, Kjetil Jansrud, poco dopo il traguardo, allarga le braccia, sorridendo all'austriaco. La SuperCombinata si chiude col successo del fenomeno di Hallein e con l'argento importante dello scandinavo. Hirscher ringrazia la sorte e recupera dalla trentesima piazza della discesa fino al primo gradino del podio. La squalifica di Bank, per un'inforcata - brutta caduta dopo il curvone che immette sul tratto finale per il ceco, ma in serata notizie rassicuranti sullo stato di salute - porta Hirscher tra i primi trenta, concedendo al più forte slalomista del lotto una pista perfetta.

Come sempre, in questo format, lo speciale condiziona la classifica generale più della discesa e la rimonta di Hirscher, perfetto tra gli spazi angusti, è servita. L'austriaco sprigiona in pista la sua potenza, mostrando il solito perfetto controllo sul tracciato. Mai in difficoltà, lascia correre gli sci, aderendo perfettamente al terreno. Al traguardo fissa il tabellone e attende gli altri, che in partenza sentono la pressione di doversi confrontare con Hirscher, di dover battere Hirscher. 

Gli avversari più pericolosi scendono poco dopo. Ligety mette a segno il secondo tempo di manche, ma l'esiguo vantaggio accumulato su Hirscher in discesa non basta. al traguardo è secondo, al termine della combinata terzo. Pinturault scende addirittura dal podio, perché la prova di discesa, a lui più congegnale, non è esaltante e i cinque decimi da gestire sfumano con lo scorrere delle porte. Quinto assoluto il transalpino. 

I discesisti, a fatica, concludono una prova pur non difficilissima e le emozioni scemano col passare delle performance. Un pizzico di rammarico in casa Italia per Dominik Paris. L'azzurro è ancora incerto nella sua gara - francamente troppo il divario da Jansrud, un secondo e sei - ma in slalom trova una convincente esibizione, scarica la rabbia per le prove opache dei giorni scorsi, ed è decimo. Più indietro Innerhofer e Marsaglia. 

Feuz e Goldberg, secondo e terzo della discesa, crollano, l'ultimo brivido lo regala Jansrud. Lo slalom non è territorio adatto al possente norvegese, ma lo spirito è giusto. Jansrud attacca su un tracciato ormai segnato e il cronometro scandisce il recupero di Hirscher, ma non condanna Kjetil. Al traguardo il divario è minimo, diciannove centesimi. Argento a sorpresa per Jansrud, oro Hirscher, Ligety si prende il bronzo, Baumann, bravo ancora una volta in questa specialità, è beffato.