Signore e signori, benvenuti al Tina Maze show! È sempre più lei la donna copertina di questi mondiali di Vail, quella che oggi ha messo il terzo tassello - d'oro - verso l'impresa di andare a medaglia in tutte e cinque le gare a cui prende parte.  Sul podio con la slovena ci salgono le austriache Nicole Hosp e Michaela Kirchgasser.

La gioia incontenibile della slovena, alla sua terza medaglia - la seconda d'oro - e le lacrime amare di Lindsey Vonn, che inforca nel generoso tentativo di regalare al suo pubblico quella medaglia d'oro che sino ad oggi è parsa stregata. Questo l'Instagram della giornata odierna ai Mondiali di sci alpino di Vail. C'è una fuoriclasse, Tina Maze, che sta dettando legge fin dal primo giorno, riprendendosi con gli interessi quello che Anna Fenninger e tre miseri centesimo le avevano tolto nel Super G. C'è un'altra fuoriclasse, Lindsey Vonn, che davanti al proprio pubblico vede respinto ogni suo assalto al metallo più prezioso. Il bronzo nel Super G è poca cosa per la donna più vincente della Storia, e allora anche la Super Combinata può diventare terreno di caccia. Dopo una discesa così così, chiusa solo al settimo posto, Lindsey tenta il tutto per tutto nello slalom, ma paga l'assenza di allenamento in questa disciplina e inforca, per il dispiacere del pubblico che comunque le tributa un'ovazione non appena arriva al traguardo. Dietro le quinte poi, le lacrime fra le braccia della giovane Laurenne Ross.

Là davanti intanto, è battaglia durissima per le medaglie: la manche di discesa ha messo ancora una volta in fila le regine di questi Mondiali. Tina Maze comincia già a mettere i primi mattoncini lungo la "Raptor", dietro di lei si incollano Anna Fenninger e Lara Gut. Il pericolo maggiore arriva però dalla pattuglia di slalomiste del Wunderteam austriaco: Zettel, Kirchgasser e, sorpattutto, Hosp hanno un solo piano di battaglia, limitare i danni nella discesa e poi a bomba nello slalom. Copione recitato alla lettera. Apre le danze Kathrin Zettel, ma la sua è uan discesa al minimo sindacale, che le permette si di mettersi davanti a Margot Baillet, ma non di respingere gli attacchi delle compagne. Miki Kirchgasser lascia a casa la sua gemella fallosa e fa deflagrare la gara, Nicole Hosp risponde e si piazza in testa in attesa di vedere l'effetto che fa. Gut e Fenninger, che ultimamente non bazzicano più le porte strette, finiscono dietro. Resta solo Tina Maze: la slovena parte guardinga, forte dei 90 centesimi di vantaggio sulla Hosp, che però al primo intermedio sono già diventati 22. Si gioca tutto sul filo di pochi centesimi, ma alla fine la spunta proprio Tina, che al traguardo può dare via libera alla sua incontenibile gioia. 

Chi non gioisce è l'Italia. Non era questa la gara da cui attendersi l'exploit azzurro, resta la buona prestazione di Francesca Marsaglia, alla fine settima. Chiude sedicesima Elena Fanchini, mentre Elena Curtoni esce di scena già nella discesa libera, dopo aver saltato una porta sul muro. Sfortunata infine Johanna Schnarf, messa fuori causa da una caduta nel riscaldamento in vista dello slalom: per lei una botta alla testa che l'ha costretta a fare un controllo veloce all'ospedale e a saltare la seconda manche.

Domani la prova a squadre, giovedì e sabato le gare tecniche. Si comincia con il gigante, e sarà ancora emozionante sfida a tre Maze - Fenninger - Gut, con Mikaela Shiffrin pronta a infilarsi nella festa. Sabato la chiusura con lo slalom: due gare per Tina per entrare ancora una volta nella storia, per buttare giù un altro record. Alle avversarie l'arduo compito di fermarla. 

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.