Una Federica Brignone perfetta e danzante sul ghiacciao di Solden vince la prima gara della stagione di sci alpino. Per l'atleta azzurra si tratta della prima vittoria in Coppa del Mondo, un successo che interrompe un digiuno di 7 anni e 9 mesi per l'Italia del gigante femminile. L'ultima ad imporsi era stata, infatti, Denise Karbon, sulle nevi di Ofterschwang nel lontano 26 gennaio 2008. Una vittoria che Federica Brignone ha inseguito per anni, dove la discontinuità di rendimento tra prima e seconda manche e qualche problema fisico di troppo le hanno tolto la gioia del successo. 

Oggi, però, la gigantista valdostana si è presa la sua rivincita, imponendosi lì dove, quattro anni fa, aveva fallito l'appuntamento con la seconda manche dopo aver chiuso la prima al comando. Questa volta la Brignone dimostra di avere un feeling perfetto con la neve e la pista di Solden, dominando la prima frazione e mantendo nella seconda il vantaggio accumulato. Il terreno ghiacciato, con il ripidissimo muro della parte centrale, hanno esaltato le caratteristiche dell'atleta azzurra, capace di infliggere distacchi pesanti a tutte le concorrenti. La più vicina è una delle favorite della vigilia, la statunitense Mikaela Shiffrin, già capace di imporsi a Solden l'anno scorso, quando tagliò il traguardo con lo stesso tempo di Anna Fenninger

Oggi la Fenninger, però, non c'era e mancherà quasi certamente per tutta la stagione 2015/2016. L'assenza della signora del gigante (5 vittorie su 9 gare tra le porte larghe l'anno scorso), insieme ai ritiri di Maze e Zettel e all'infortunio della Vonn, apre scenari inediti per la disciplina, che la Shiffrin sembra pronta a cogliere. In quel di Solden l'atleta americana ha disputato un'ottima gara, interpretando con buona maturità soprattutto la seconda manche. Non è bastato, però, per recuperare gli oltre nove decimi di ritardo dalla Brignone, persi nella prima discesa. La valdostana ha interpretato meglio di chiunque altro, il ripido muro centrale, riuscendo a pennellare le curve e a fare velocità in vista del piano successivo. È proprio in questa sezione che Federica Brignone ha fatto la differenza, dando la paga a tutte le rivali. Finalmente, dopo anni in cui la discontinuità era stato il comune denominatore delle sue gare, l'azzurra è riuscita a piazzare due manche pressochè perfette. 
Seconda, come detto, Mikaela Shiffrin con 85 centesimi di ritardo; terza un'ottima Tina Weirather a 1"25 centesimi.

Discreta la prova delle altre azzurre: nona Irene Curtoni, undicesima Nadia Fanchini, dodicesima Manuela Moelgg, quattordicesima Elena Curtoni, sedicesima Sofia Goggia. Si tratta di una buona prova di squadra, anche se le nostre portacolori sono sembrate leggermente in difficoltà nella seconda manche, su una pista che paradossalmente avrebbe dovuto favorirle, vista la tracciatura del nuovo allenatore azzurro delle discipline tecniche, Gianluca Rulfi. Un esordio, però, quello di Rulfi (già tecnico delle discipline veloci maschili) che sarà ricordato a lungo, grazie ad un successo che mancava da troppo tempo per una nazionale che ha sempre avuto un'ottima tradizione nel gigante. Il weekend di Coppa del Mondo di sci alpino proseguierà domani con lo slalom gigante maschile.