Frida Hansdotter è la campionessa della coppa di specialità di slalom. Alla prima vittoria della sfera di cristallo tra le porte strette, la svedese si è imposta riuscendo a recuperare qualche posizione sul tracciato di Jasnà in Slovacchia pur nella prova più opaca della sua stagione. Grazie ad una costanza di rendimento incredibile, la svedese, complice l’infortunio che ha costretto la Shiffrin a due mesi e mezzo di stop, e nonostante il decimo posto di giornata, ha vinto la Coppa sulla padrona di casa, Veronika Zuzolova, seconda dopo la prima manche, sfortunata per essere incappata in una micidiale raffica di vento che l’ha frenata e costretta ad accontentarsi del terzo posto a 2”77 dalla Shiffrin. Con una sola gara ancora da disputare, i 105 punti di vantaggio maturati dalla svedese le consentono di guadagnare una Coppa che forse non vincerà mai più visto il predominio della Shiffrin. La Hansdotter è la quarta svedese nella storia a vincere la Coppa di slalom, l’ultima fu Anja Parson nella stagione 2004-2005.

Ma al comando della gara, nessun colpo di scena. Prima manche come la seconda, nessuna sorpresa. Un dominio assoluto, incontrastato. Per la terza volta in questa stagione Mikaela Shiffrin infligge più di due secondi di distacco a tutte le avversarie in una gara tra le porte strette. Alla seconda gara dal rientro dopo l’infortunio, l’americanina ha conquistato il quarto successo su quattro slalom disputati in stagione. Un dominio tecnico impressionante da parte della giovane statunitense, costretta a saltare la parte centrale della stagione per un infortunio al ginocchio durante il riscaldamento ad Are che le ha impedito di dominare la disciplina. A Jasna, dopo una prima manche dominata, ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 2”36 sulla più immediata inseguitrice, come consuetudine. Suo terzo miglior vantaggio e sesto di sempre in uno slalom femminile di Coppa, la fuoriclasse del Colorado ottiene il 19° successo in Coppa, il 18° in slalom. Il fenomeno tra i pali stretti, ha preceduto una fantastica Wendy Holdener, prima delle umane. La svizzera che nella seconda manche ha rischiato tantissimo compiendo dei numeri pazzeschi, terza a 1”88 a metà gara ex-aequo con la beniamina di casa Petra Vlhová, è riuscita nell’impresa di piazzarsi alle spalle dell’americana pur concedendole ancora quasi mezzo secondo mentre la slovacca, vera delusa di giornata, ha commesso un gravissimo errore poco dopo metà manche precipitando al nono posto.

Quarta per la terza volta in stagione in slalom a 3”11 da Shiffrin l’austriaca Michaela Kirchgasser, autrice del terzo miglior parziale dietro a Holdener e Shiffrin che le è valso un bel recupero dalla dodicesima posizione, quinta e sesta la francese Nastasia Noens e la canadese Marie-Michèle Gagnon che confermano il loro ottimo momento, settima la norvegese Nina Løseth, ottava la ceca Šárka Záhrobská Strachová.

Le azzurre: miglior risultato stagionale per Chiara Costazza, undicesima, quindicesima Irene Curtoni, diciannovesima una Federica Brignone penalizzata nella seconda manche dalla rottura del bastoncino sinistro ma la valdostana potrà rifarsi nel gigante che si disputerà domani dopo essere stato cancellato ieri a causa del vento. Curtoni sedicesima e Costazza ventiduesima andranno alle finali di St. Moritz dalle quali purtroppo resta fuori per soli due punti Manuela Moelgg, uscita nella prima manche odierna.