Una squadra sola al comando. Nonostante le numerose assenze, Team Usa di coach Krzyzewski non dovrebbe avere particolari problemi a conquistare il primato nel girone. Staccate le altre. La Turchia, vice campione del Mondo in carica, nonostante la figuraccia dello scorso anno in Slovenia, dovrebbe agguantare facilmente il secondo posto. Ucraina e Finlandia si giocheranno con ogni probabilità il terzo posto nello scontro diretto. La perdente dovrà fare attenzione a non commettere errori nelle due gare contro quelle che sembrano essere le due cenerentole del girone : Nuova Zelanda e Repubblica Dominicana. Entrambe non partono con i favori del pronostico, ma mai dire mai. La tradizione dei neozelandesi, agli ottavi nelle ultime due partecipazioni potrebbe avere la meglio sull'inesperienza di Ucraini e Finlandesi. Le gare del girone si disputeranno alla City Arena di Bilbao.

USA

DeMarcus Cousins, Stephen Curry, Anthony Davis, DeMar DeRozan, Andre Drummond, Kenneth Faried, Rudy Gay, James Harden, Kyrie Irving, Mason Plumlee, Derrick Rose, Klay Thompson.

La squadra di coach Krzyzewski farà a meno, oltre all’infortunato George, anche di Durant, che ha lasciato il ritiro dopo la prima settimana a Las Vegas. Rose sembra essersi ripreso dall’infortunio al ginocchio e sarà regolarmente in campo. A guidare la giovane pattuglia statunitense, James Harden, uno dei pochi che ha esperienze fuori dai propri confini. Tra i giovani talenti del roster, oltre ad Irving e Curry, sarà curioso vedere se Anthony Davis riuscirà a dominare in Europa come ha fatto a tratti durante tutto l’arco della stagione a casa propria.

TURCHIA

Cedi Osman, Sinan Guler, Baris Ermis, Cenk Akyol, Baris Hersek, Emir Preldzic, Kerem Tunceri, Oguz Savas, Kerem Gonlum, Ender Arslan, Omer Asik, Furkan Aldemir.

La solita Turchia, ostica, grintosa e forte fisicamente. Difficile da inquadrare causa le altalenanti prestazioni degli ultimi anni, dove fu capace di arrivare seconda al Mondiale casalingo di quattro anni fa, ma anche uscire dopo un girone disastroso agli scorsi Europei. Arriva ai Mondiali grazie alla wild card. Forte soprattutto sotto canestro, dove Omer Asik è la stella che dovrà guidare la squadra di Ergin Ataman verso il riscatto dopo le ultime deludenti prestazioni. Mancheranno gli americani Turkoglu, Ilyasova e Kanter.

UCRAINA

Sergii Gladyr, Dmytro Gliebov, Eugene Jeter, Maxym Koroniyenko, Viacheslav Kravtsov, Oleksandr Lypovyy, Olexandr Mishula, Sviatoslav Mykhailiuk, Kyryl Natyazhko, Artem Pustovyi, Maksym Pustozvonov, Dmytro Zabirchenko, Stanislav Zavadskyi, Ihor Zaytsev. (Roster non definitivo).

Deve confermare i progressi fatti dal 2011 ad oggi ed il sesto posto dell’Europeo, da quando si è deciso di iniziare il progetto giovani con Mike Fratello. Partita subito decisiva, di fondamentale importanza in ottica qualificazione contro la Repubblica Dominicana. Partire con una vittoria sarebbe di vitale importanza per dare una carica maggiore ad un gruppo di ragazzi giovanissimi (25 anni di media). L’esperienza, il carisma e la caratura internazionale del coach Mike Fratello è la certezza e la garanzia della crescita del movimento cestistico ucraino. In campo, la star e il faro della squadra è l’americano Eugene Jeter, che già lo scorso anno ha disputato un ottimo europeo. Occhi puntati sui centri Natyazhko e Kravstov (Phoenix Suns) e sull’astro nascente Mykhailiuk, guardia diciassettenne scelto da Kansas University, assoluto protagonista degli europei giovanili.

FINLANDIA

Mikko Koivisto, Erik Murphy, Kimmo Muurinen, Shawn Huff, Gerald Lee, Sasu Salin, Tuukka Kotti, Petteri Koponen, Matti Nuutinen, Hanno Mottola, Antero Lehto, Teemu Rannikko.

Entrata ai Mondiali grazie alla wild card, conseguenza del nostro rifiuto, si gioca la qualificazione agli ottavi, risultato che sarebbe prestigioso per il movimento finlandese in costante ascesa. Coach Dettmann ha scelto i dodici che faranno parte della rassegna iridata puntando tutto sul gruppo storico della nazionale, guidato dai veterani Muurinen, Koponen, Rannikko e Mottola. In rosa anche tre “americani”, Huff, Lee ed il giovane Murphy, sotto contratto con i Cleveland Cavaliers.

NUOVA ZELANDA

Lindsay Tait, Everard Bartlett, Kirk Penney, Mika Vukona, Jarrod Kenny, Corey Webster, Thomas Abercrombie, Bj Anthony, Isaac Fotu, Casey Frank, Rob Loe, Tai Webster.

I Tall Blacks, simpatico nomignolo che richiama altezza e canotte, arrivano alla competizione nonostante le due sconfitte contro l’Australia nel “girone” oceanico di qualificazione (le uniche due squadre presenti alla competizione). La squadra di Nenad Vucinic, che arrivò quarta clamorosamente al Mondiale del 2002, vuole tornare a qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta come nel 2006 e nel 2010. Ci proverà affidandosi ai suoi uomini cardine, Kirk Penney, presente anche nel roster del 2002, e Corey Webster. Gli astri nascenti del basket neozelandese sono Isaac Fotu (93), Rob Loe (91) e Tai Webster (95).

REPUBBLICA DOMINICANA

Edgar Sosa, Manuel Fortuna, Juan Coronado, Gerardo Suero, Edward Santana, Francisco Garcia, James Feldeine, Eloy Vargas, Orlando Sanchez, Eulis Baez, Ronald Ramon, Jack Martinez.

Qualificatasi grazie al quarto posto ai campionati americani, la squadra dominicana punta tutto sull’esperienza Nba di Francisco Garcia, ala piccola degli Houston Rockets, Edgar Sosa, neo playmaker di Sassari ed ex Biella, e sulla guardia James Feldeine, scelta da Cantù per rinforzare il reparto piccoli. Di comune accordo con la federazione dominicana, mancherà purtroppo il talento Karl Towns Jr, classe 95, che è stato richiamato da John Calipari in quel di Kentucky. L’allenatore avrebbe chiesto direttamente al giocatore di aggregarsi da subito per gli allenamenti, sacrificando la partecipazione ai Mondiali.