Al Palau Sant Jordi una deludente Lituania permette alla Nuova Zelanda di arrivare vicina all'impresa che avrebbe rappresentato la sorpresa degli ottavi di finale del Mondiale 2014. Corey Webster, guardia dei New Zealand Breakers, mette paura ai baltici, incapaci di dare continuità al loro gioco e colpiti da numerose crisi di sonnambulismo. La Lituania compie l'errore di sottovalutare gli avversari, credendo che pochi sprazzi di gioco "serio" bastino per sfruttare la superiorità tecnica, fisica e di esperienza. Niente di più sbagliato...Ci vuole il miglior Valanciunas per spegnere le velleità dei neozelandesi e consentire alla squadra di un inviperito Kazlauskas di approdare ai quarti di finale. 

Primo quarto Dopo le prime fasi di studio, la Lituania riesce a oliare i meccanismi offensivi e prende il largo (17-7 con 3 minuti da giocare) grazie a Valanciunas e Jankunas. Il vecchio Penney prova la specialità della casa, il tiro da 3, ma le percentuali sono scadenti (0/7 complessivo da oltre l'arco) e i lunghi kiwi soffrono terribilmente quelli lituani. Al contrario, i lituani aggiustano la mira anche dalla lunga distanza, e con D.Lavrinovic trovano il +13. Webster interrompe il blackout offensivo, ma la difesa dei neozelandesi è impotente dinanzi all'ondata baltica e deve inchinarsi a Pocius, che realizza l'ultimo canestro del quarto (23-9).

Secondo quarto La Nuova Zelanda prova la rimonta approfittando del sonnellino della Lituania. Le triple e le invenzioni di Fotu e Corey Webster portano lo svantaggio sotto la doppia cifra, mentre l'attacco lituano ha solo una tripla da Pocius (28-19). Bastano però le urla di Kazlauskas a far risvegliare i suoi: muro alzato in difesa, Valanciunas e Motiejunas a dominare sotto le plance, e nuovo +15 (36-21 a 2 minuti dalla fine del primo tempo). L'ennesima pennica permette agli oceanici di chiudere il tempo con un parziale di 7-0 e di andare al riposo lungo sotto di soli 10 punti.

Partita non bella con strappi continui. La Lituania sa di essere più forte e sembra impegnarsi il minimo indispensabile per ottenere la qualificazione ai quarti senza correre rischi. La Nuova Zelanda, al contrario, prova con l'agonismo a ovviare all'immenso gap tecnino e fisico. 

Terzo quarto In avvio di ripresa di sblocca finalmente Penney, che infila 3 liberi. Due canestri di Abercrombie, che approfitta di una difesa poco attenta, portano la Nuova Zelanda a -6 (38-32). La Lituania perde per infortunio Jasaitis, paga un paio di errori di Seibutis e capisce che deve aggrapparsi a Valanciunas, che fa la differenza in entrambe le aree. Quando è lucida, la Lituania sfrutta facilmente la supremazia dei suoi lunghi tornando facilmente a +10 (46-36). Darius Lavrinovic è scatenato e colpisce anche dalla lunga distanza, Seibuts di riscatta ed è +14 (54-40). La Nuova Zelanda non ne vuole sapere di arrendersi e con Webster e Frank prova a riaccendere la gara. La Lituania reagisce ancora con Pocius, ma è un gioco da 3 punti di Corey Webster chiude il terzo quarto (58-50).

L'inizio dell'ultimo quarto è da incubo per la Lituania, che dopo una tripla dell'indemoniato Corey Webster ha solo 5 punti di vantaggio e D.Lavrinovic in panca con 4 falli. La Nuova Zelanda ha più volta la palla per arrivare a un solo possesso di svantaggio e dopo tanti errori arriva la tripla di Fotu (58-56). L'attacco della Lituania fa solo disastri e la tripla di Corey Webster chiude un 12-0 mandando sul +1 la Nuova Zelanda (58-59). Kazlauskas chiede aiuto a Maciulis, ma l'ex milanese non incide. C'è bisogno del solito Valanciunas per riaccendere la luce nell'attacco lituano. Il Raptor segna dalla lunetta e arriva alla doppia doppia catturando un rimbalzo dopo un errore di Webster. Il centro di Toronto si carica sulle spalle il peso dell'attacco Lituano e a 3:30 porta i suoi sul +4 (65-61). Gli errori in attacco, e in difesa, di Maciulis e Seibutis sono però una zavorra pesante. La Nuova Zelanda pareggia a quota 65 con Vukona, con 150 secondi da giocare. Il solito Valanciunas fa canestro, Webster questa volta fallisce il pareggio e Motiejunas, dalla lunetta, sigla il nuovo +4 (69-65). La Nuova Zelanda pasticcia nei possessi successivi e una tripla di Maciulis sembra chiudere la partita: la bandiera bianca la alza Corey Webster, migliore dei suoi, con una persa che manda Pocius in lunetta. Webster si fa perdonare e conclude la sua immensa partita con un paio di canestri negli ultimi 60 secondi ma, seppure a fatica e con qualche libero di troppo sbagliato, la Lituania riesce a condurre in porto la pratica Nuova Zelanda.