Niente da fare per Cantù, che deve arrendersi per 101-81 contro una Canaria troppo superiore, che ha ampiamente dimostrato il suo spessore e le sue ambizioni per questa competizione europea; il migliore tra le fila dei canturini è stato il dominicano Feldeine (25 punti con 5/7 da tre), mentre tra le fila spagnole gran prova di Kyle Kuric (21 punti).

Nel primo quarto, la formazione di Sacripanti parte molto bene, arginando alla grande il pressing dei giocatori spagnoli e firmando un buon parziale di 16-8, dopo i primi 5 minuti, grazie anche alla prova devastante di James Feldeine (autore di 7 punti), che costringe il coach spagnolo a chiamare il time-out. Scelta azzeccata, che raffredda l'entusiasmo canturino e permette agli spagnoli di rientrare alla grande, chiudendo il quarto in testa sul 24-20; da segnalare la buona vena del play Tomas Bellas, autore di 7 punti e 2 assist.

Nel secondo quarto, la squadra lombarda si perde un pò per strada, complice anche le molte sanguinose palle perse, che permettono a Gran Canaria di scappare via sul +9 a metà quarto. Ma l'emoraggia viene leggermente fermata da uno straordinario Feldeine, che con i suoi 11 punti nel secondo quarto (18 in totale) colma il margine tra le due squadre, anche se Kuric (11 punti), sulla sirena, riporta il margine sulla doppia cifra, infatti all'intervallo lungo il tabellone indica il punteggio di 51-40.

Nel terzo quarto, Sacripanti prova a dare la scossa alla partita con la difesa a zona, ma le grandi letture offensive di Canaria e i molti regali di Cantù, soprattutto sotto la voce palle perse, rendono inutile il cambiamento difensivo e permettono alla formazione spagnola di allungare sino al +15. A mettere qualche rattoppo ci provano Feldeine e Mbodj, anche se il punteggio finale è di 69-57.

Nell'ultima frazione di gioco, la partita scivola lentamente dalle mani di Cantù, che arriva anche ad un distacco massimo di 20 punti, dettato anche dal dominio spagnolo nel pitturato del duo Summers-Tavares, e dal contropiede devastante, con gli ultimi due possessi prima del massimo vantaggio, terminati con due schiacciate: una di Kurtic, su un alley-hoop, e Tavares, su assist di Bellas. In tutto ciò, Cantù risente particolarmente la mancanza di esperienza a questi livelli ed una eccessiva fretta nel giocare il pallone in attacco, dove Johnson Odom ha forzato parecchie volte la conclusione o il passaggio. Il risultato finale è di 101-81, un +20 eccessivo, ma che è dovuto in parte all'ultima parte di match, dove la squadra di Sacripanti ha praticamente mollato  il colpo, smettendo di difendere e cercando opzioni affrettate in attacco.

Nell'altro match di giornata, l'Asvel Lyon vince il match inaugurale contro l'Artland Dragons con il punteggio di 64-70. Mattatore della serata è stato l'ex senese David Andersen, autore di una doppia-doppia (14 punti e 10 rimbalzi), a cui si sono aggiunti i 15 punti e 5 assist di Taurean Green; tra le fila dei tedeschi, da segnalare le prove di David Holston (18 punti e 7 assist) ed Anthony King (13 punti e 4 rimbalzi).