Non si interrompe la striscia negativa di Cantù. che cade per l'ennesima volta in Europa, stavolta sul campo del Dijon, dove la squadra francese trionfa con il punteggio di 75-66.

Il primo quarto comincia male per la Foxtown, che subisce subito un brutto parziale di 9-2 del Dijon, che proietta la squadra francese in una posizione piuttosto comoda; protagonista del break è Steven Gray (7 punti), che mette a segno sette dei nove punti messi a segno dei suoi. Dopo l'avvio da incubo, Sacripanti chiama ovviamente il time-out per richiamare all'ordine i suoi, partiti decisamente in sordina; la pausa porta i suoi frutti, infatti Hollis (4 punti) si carica i suoi sulle spalle, permettendogli di arrivare al -3, quando Mbodj (2 punti) segna il lay-up del 13-10. Da qui in poi, si assiste ad un minuto di nulla, che si interrompe quando Feldeine (4 punti) ritrova il fondo della retina con un buon tiro dall'interno del pitturato; il giocatore portoricano è decisivo anche sulla sirena di fine quarto, quando mette a segno il lay-up del 16-14 finale, con cui mette una pezza gigantesca al brutto parziale subito ad inizio partita.

La seconda frazione sembra aprirsi con la stessa piega dell prima, quando Walker (4 punti) regala il + 4 ai suoi, ma Cantù stasera ha un Feldeine (8 punti) in più, che nonostante qualche fastidio alla mano, regala grande perle ai suoi, permettendogli di rimanere sempre in partita e, addiritura, di compiere il sorpasso, sul punteggio di 19-20. Qui gli uomini di Sacripanti provano una mini-fuga con il duo composto da Johnson-Odom (7 punti e 3 rimbalzi) e Hollis (6 punti), ma tra le fila dei Francesi si accende Andre Harris (5 punti), che con un parziale personale di 5-0, riporta in vetta i suoi. Ma prima del finale ancora Feldeine salva Cantù, firmando il libero del 27 pari.

L'intervallo non porta consiglio alla squadra di Sacripanti, che nel terzo atto di gioco subisce un crollo verticale, che ne pregiudica il risultato finale. Infatti dopo un inizio confortante, dove Hollis (14 punti) che risponde ai tentativi di fuga degli avversari, Zach Moss si mette in proprio e regala ai suoi un parziale che li porta sul +10, che la Foxtown non riuscirà a recuperare. Decisiva la mancanza di Feldeine (8 punti con 2/4 da due), che dopo due quarti ad altissimi livelli, finisce la benzina nel momento decisivo, non riuscendo a coprire il divario che il Dijon va creando azione dopo azione. A fine quarto, i punti di distacco sono 14, grazie anche al prezioso contriuto di Walker (12 punti), che, con un canestro da due punti, fissa il punteggio 53-39 finale.

Nel ultimo atto, Cantù prova una reazione d'orgoglio per tenersi in pista, ma il Dijon non sbaglia un colpo, riuscendo a mantenere il distacco quasi sempre in doppia cifra. Da sottolineare la prova generosa di Johnson-Odom (24 punti), che però non basta alla squadra di Sacripanti, i cui tentativi vengono respinti miseramente da un Walker in grande spolvero. Peccato per la Foxtown, a cui sono mancati i tenori nel momento decisivo: prima J-O nei primi tre quarti, poi Feldeine e Hollis nel'ultimo; insomma non si va da nessuna parte, se a trascinare la squadra è sempre e solo l'individualità di un unico giocatore. A fine partita il punteggio è di 75-66 per il Dijon, che condanna Cantù ad un eliminazione quasi certa.