Continua l'ottimo momento europeo della Virtus, che dopo aver perso in terra polacca dopo tre supplementari, si rialza subito vincendo contro i tedeschi dell'Oldenburg, battuti con il punteggio di 83-81.

La partita inizia sotto il segno della Virtus, che grazie ai canestri di Morgan (4 punti) prova a raccimolare un bel parziale, ma dall'altra parte bisogna fare i conti con Casper Ware (7 punti), che con le sue giocate porta i tedeschi sul -1 (10-9). Da qui in poi si assiste ad un match particolarmente combattuto con le due squadre che si affrontano a viso aperto e si rispondono colpo su colpo: ad avere la meglio, in questa parte di frazione, sono gli ospiti, che non solo riescono a rimontare ma compiono pure il sorpasso, quando Aleksandrov (5 punti) firma la tripla del 17-18. Prima del gran finale, si assiste ad un minuto di nulla, dove le due squadre non riescono a trovare il fondo della retina; ad infiammare ancora il match ci pensa De Zeeuw, che con i suoi punti lancia il nuovo parziale della squadra di Dalmonte, che con l'acuto finale di Bobby Jones (5 punti), riesce a chiudere questo primo atto avanti di quattro, sul punteggio di 25-21.

Il secondo quarto si apre esattamente come il primo, ovvero con un tentativo di fuga della Virtus, che guidata dal duo De Zeeuw (7 punti)-Stipcevic (9 punti) riesce a raggiungere quasi la doppia cifra di vantaggio, infatti l'apice del parziale arriva a quota 37-28; per i tedeschi solo Chubb (3 punti) prova a metterci una pezza, anche se i risultati non sono granche visibili. Dopo l'ennesimo minuto di nulla, il secondo dopo quello della prima frazione, il trend sembra cambiare a favore degli ospiti: infatti sale nuovamente in cattedra Ware (10 punti), che conduce saggiamente i suoi nuovamente sotto, portandoli sino al -2, quando Stuckey (7 punti) colpisce da dietro l'arco; a nulla serve il buon momento di Brandon Triche (7 punti), che riesce solo a tenere i suoi avanti di una manciata di punti. Nel rush finale, la squadra di Dalmonte sembra quasi scappare nuovamente con Stipcevic, ma il tutto viene annullato dal grande momento degli ospiti, che riescono a chiudere il parziale sotto di solo un punto, grazie ad ua schiacciata di Neumann (2 punti) che fissa il punteggio sul 43-42 finale.

Dopo l'intervallo, la Virtus scende in campo con la testa ancora negli spogliatoi, permettendo così ai tedeschi (a riposo da una settimana) di fare la voce grossa e rientrare finalmente in partita. L'inizio è disastroso per gli uomini di Dalmonte, che non riescono a trovare il fondo della retina per molti minuti, mentre dall'altra parte l'Oldenburg con la tripla di Aleksandrov (10 punti) riesce a trovare i punti del sorpasso, che fissano il punteggio sul 43-47. Dopo il solito minuto di nulla offensivo, quasi un rito in questo match, Roma continua a faticare e vede i propri avversari tentare la fuga, grazie ai canestri del duo Aleksandrov (scatenato in questo terzo atto)-Stuckey (10 punti); ad aprire le danze per la Virtus ci pensa Gibson (5 punti), che trova i primi punti dopo ben 3 minuti di gioco. Il canestro non riesce però a svegliare l'attacco romano dal torpore di questo quarto, che vede i tedeschi segnare con grande continuità, mentre i padroni di casa cercano di coprire la falla offensiva in ogni modo, anche se il massimo sforzo produce solo il -7, arrivato con una tripla di Sandri (7 punti). Nel finale, si assiste all'ennesima fuga degli ospiti, che chiudono il quarto sul +12, grazie agli acuti finali di Kramer (7 punti), che fissano il punteggio sul 54-66.

L'ultimo atto sembra iniziare con lo stesso piglio di quello precedente, ovvero con gli ospiti che cercano in qualunque modo di chiudere la partita, mentre gli uomini di Dalmonte tentano di rimanere in partita in attesa di tempi migliori in fase offensiva; ad aprire le danze è un lay-up di Jones (7 punti e 5 rimbalzi), che però non trova seguito visto che gli ospiti scappano  subito sulla doppia cifra di vantaggio con i canestri del solito Aleksandrov (14 punti e 5 rimbalzi). Ma la Virtus con il passare dei minuti sembra ritrovare il feeling con il fondo della retina e così il distacco si riduce sempre più; protagonista di questa rinascita è Brandon Triche (13 punti), parecchio in ombra nei primi tre quarti, che si carica il peso offensivo dei romani sulle spalle e, complice il supporto offensivo di un prezioso Morgan, riporta in partita gli uomini di Dalmonte. Finalmente Roma sembra ritrovarsi e la differenza si vede: i tedeschi entrano in crisi e la Virtus compie aggancio e sorpasso in pochissimo tempo, grazie ai punti di De Zeeuw (8 punti e 8 rimbalzi), Stipcevic e Morgan (14 punti e 6 rimbalzi), che segna il libero del sorpasso decisivo. Infatti da qui in poi, Roma entra in trans-agonistica e stacca i tedeschi una volta per tutti, grazie alla solita mostruosa prstazione di Rok Stipcevic (23 punti e 6 assist), che stavolta regala la vittoria ai suoi firmando la tripla del 83-78, distacco in valicabile per i tedeschi; inutile la tripla finale di Chubb (18 punti), che serve solo per accorciare le distanze e fissare il punteggio sul 83-81 finale.