Un martedì di grandi gioie per le italiane impegnate in Eurocup, infatti sia Reggio Emilia che Cantù vincono e si riportano in pista per la qualificazione al turno successivo.

REGGIO EMILIA-PARIS LEVALLOIS 78-72: Una vittoria soffertissima per gli uomini di Menetti, che però hanno avuto la straordinaria forza di rimanere sempre agganciati agli avversari, per poi dargli il colpo decisivo nei momenti finali del match. Come detto, decisive le ultime fasi di gioco, dove Reggio è riuscita ad allungare definitivamente grazie alle triple del ritrovato Diener (12 punti) e del solito Polonara, MVP del match e autore di 24 punti; ottima anche la prova di Taylor (15 punti) e Cinciarini (10 punti), che hanno dato buon sostegno offensivo a livello realizzativo. Dall'altra parte, inutile la grande prova di Ford (21 punti), che non è riuscito da solo a supplire alla giornata no di Lang (4 punti) e Sane (2 punti), colonne portanti della squadra allenata da Beugnot.

ARTLAND DRAGONS-FOXTOWN CANTÙ 66-68: Incredibile vittoria della Foxtown di Sacripanti, che deve ringraziare la freddezza di Hollis (16 punti) per la vittoria contro i tedeschi dell'Artland, che oltre alla sconfitta, hanno dovuto subirsi anche la beffa della differenza canestri ribaltata. Una partita di grande cuore, quella giocata dalla Foxtown, che nonostante i molti tentativi di allungo dei tedeschi, che avevano iniziato il match in pompa magna con le triple di Graves (15 punti). Ma la Foxtown, nonostante la giornata no di Johnson-Odom (parecchi pasticci con la palla in mano) e Feldeine (ancora sotto-tono), trova nel duo Laganà(13 punti)-Shermadini (4 punti e 9 rimbalzi) la forza necessaria per rientrare in partita e giocarsi il tutto per tutto nel finale di gara, dove una tripla di Gentile (3 punti) fissa il punteggio sul 66 pari, prima dell'incredibile ultima azione. I Dragoni buttano alle ortiche una rimessa in zona offensiva, grazie anche ad un buon anticipo di Abass, che prima lancia Johnson-Odom in contropiede e poi si prende una tripla da molto lontanto (scelta parecchio discutibile) a tre secondi dal termine, che si infrange sul ferro; ma la buona sorte vuole che sotto canestro ci sia un furbissimo Hollis, che raccoglie il rimbalzo e mette dentro il pallone prima della sirena di fine partita, facendo esplodere la panchina di Cantù, quasi rassegnata ai tempi supplementari, e mantenendo ancora in pista la squadra biancoblu.