EuroBasket 2015 è l’evento che tutti i tifosi di pallacanestro italiana stanno aspettando da molto tempo: 32 anni dopo Nantes e 16 dopo Parigi, l’Italia, infatti, potrebbe tornare sul tetto d’Europa (ancora in Francia), qualificandosi anche per le Olimpiadi di Rio del 2016. La squadra è matura, l’allenatore è uno dei più vincenti della storia del nostro basket e i quattro giocatori che ci rappresentano nel campionato NBA hanno dato la loro disponibilità a partecipare all’edizione degli Europei che li potrebbe far entrare nell’Olimpo del basket azzurro. Da qui a dire che siamo i favoriti della manifestazione ce ne passa, però i presupposti per ben sperare ci sono tutti.

Cosa cambia in campo – Con i quattro “NBA” nel roster, coach Pianigiani avrà molte opzioni offensive in più a sua disposizione. L’ex allenatore di Siena sta già pregustando la possibilità di giocare un numero elevato di “pic and pop” tra Belinelli e Bargnani, due specialisti di questo particolare schema, di sfruttare la versatilità di Datome e Gallinari, alternandoli tra i ruoli di ala piccola e ala grande, e di poter contare nei momenti decisivi delle partite sul “killer instinct” e sull’esperienza dei quattro cestisti che rappresentano il fiore all’occhiello del basket tricolore. A ciò va aggiunto che gli “NBA” potrebbero ricoprire il ruolo di “spacca partite” grazie alla loro grande capacità di tirare da oltre l’arco dei tre punti, che potrebbe essere esaltata dagli scarichi di specialisti della penetrazione in area del calibro di Daniel Hackett e Alessandro Gentile. Quello del grande uso del tiro da tre punti potrebbe essere il fattore distintivo della nostra nazionale ai prossimi Europei, perché non bisogna scordare che, nei momenti in cui i “Fab 4” saranno in panchina a riposare, in campo ci saranno dei veri e propri “cecchini” da fuori area, gente del calibro di Pietro Aradori, Amedeo Della Valle e Andrea Cinciarini. Appare evidente che il massiccio ricorso al tiro dalla lunga distanza richiede che sotto canestro ci siano dei giocatori in grado di catturare molti rimbalzi, per dare più chances al nostro attacco di essere pericoloso: anche in questo caso l’Italia ha dei professionisti del settore, come Niccolò Melli, Riccardo Cervi e Marco Cusin, a cui spetterà anche il ruolo di “intimidatore” degli attacchi avversari, che ha già ricoperto con successo durante l’ultima edizione della manifestazione continentale, in cui ha mostrato grandi capacità di difendere e, in particolare, di stoppare.

I possibili 12 – Fare delle previsioni sulle convocazioni a sei mesi dall’evento non è facile, però la stagione in corso ci sta fornendo delle indicazioni precise su chi ha le maggiori possibilità di far parte del gruppo azzurro. Se la stagione finisse adesso i 12 di Pianigiani (con ogni probabilità) sarebbero questi: Andrea Cinciarini, Daniel Hackett, Marco Belinelli, Alessandro Gentile, Amedeo Della Valle, Pietro Aradori, Luigi Datome, Danilo Gallinari, Andrea Bargnani, Niccolò Melli, Riccardo Cervi e Marco Cusin.

Non ci resta che aspettare il prossimo settembre per capire quale potrà essere il ruolo della nostra nazionale nel torneo, sperando che gli uomini di Pianigiani possano ripetere le gesta del passato in terra francese. E, stavolta, con quattro NBA in campo.