"L’ho detto ai giocatori anche nell’intervallo, non possiamo permetterci di sbagliare l’approccio alla partita come abbiamo fatto oggi: sapevamo di non essere nelle condizioni degli altri anni e avevamo messo in preventivo che avremmo fatto fatica contro squadre che sono più avanti di noi nella preparazione ma proprio per questo motivo l’atteggiamento iniziale mi ha fatto arrabbiare. Nei primi dieci minuti abbiamo perso 6 palloni e concesso 13 punti in contropiede, poi ci siamo innervositi e di fatto abbiamo sprecato l’occasione di fare un buon allenamento. Di buono prendiamo la voglia di vincere e la lucidità che nel finale ci ha permesso di portare a casa la partita con tre buone difese e tre buoni attacchi".

Italia-Austria, seconda partita della Trentino Basket Cup sta tutta nelle dichiarazioni di un poco soddisfatto Simone Pianigiani. Dopo la buona prestazione della prima gara, vinta contro i Paesi Bassi, ci si aspettava ben altra Nazionale contro la modesta Austria. Sia chiaro, non è tempo, ad un mese dagli Europei, fare processi o altro, ma nonostante una preparazione carente rispetto agli austriaci, l'Italia era attesa da ben altra applicazione mentale e fisica sul parquet del PalaTrento. Ciò che manca è l'intensità, la voglia di lottare vista appena ventiquattro ore prima sullo stesso terreno di gioco, giustificabili solo in parte con l'appannamento dovuto alle fatiche della seconda gara in appena due giorni. 

Pianigiani tiene a riposo Niccolò Melli per una contusione, e come già fatto nella prima gara, non inserisce a referto i tre giocatori Nba (Bargnani, Belinelli e Gallinari). Come contro l'Olanda, l'Italia parte a rilento e dopo un iniziale equilibrio subisce il parziale di 10-0 che fa infuriare l'ex allenatore senese. Tornati in campo gli azzurri dimostrano di poter accelerare e serrare le fila a piacimento, controbrekkando gli austriaci con un 20-6 firmato Datome, ma soprattutto Hackett e Polonara. L'ala reggiana è il più continuo sul parquet e buca ripetutamente la retina dalla lunga distanza, oltre a mettere il solito tasso di intensità in tutto ciò che fa sui quasi 30 metri di parquet. 

L'Italia prova ad allungare sempre con l'ex Varese, quasi infallibile dall'arco, ma l'Austra non molla ed una eccessiva rilassatezza degli azzurri in fase difensiva complica notevolmente la gara. L'equilibrio regna sovrano fino al 54 pari a 4 giri di lancette dal termine della gara, quando il parziale decisivo è quello firmato Gentile, con la tripla di Daniel Hackett, fresco di firma con l'Olympiacos, che sigilla il match sul 64-54. In serata, alle 20.30, la terza ed ultima sfida della Trentino Cup, che sarà in fin dei conti una finalissima contro la Germania, priva di Nowitzki e Schroeder, che ha battuto di misura l'Olanda.