Due anni fa, tra una certa sorpresa generale, erano riusciti a completare in trionfo la precedente rassegna continentale, alzando il trofeo al cielo e intonando un solo coro: "I campioni dell'Europa siamo noi". E anche quest'anno, la Francia si presenta alla nuova edizione di Eurobasket con grandi aspettative e la possibilità di giocarsi almeno il podio, stando a guardare i sedici giocatori finora chiamati in causa dal commissario tecnico Vincent Collet. Nel 2013, il battaglione proveniente da Oltralpe riuscì a mettere tutti in riga, vedremo cosa riusciranno a fare quest'anno, con un grado di usura più elevato, ma anche con una maggiore consapevolezza di come si riesce a disputare ad alti livelli manifestazionni così ingarbugliate.

LA STORIA: con le tre medaglie continentali portate a casa nel terzo millennio (oltre all'oro di due anni fa, annoveriamo un bronzo nel 2005 e un argento nel 2011), la scuola francese ha posto fine a un digiuno di allori che durava ormai da mezzo secolo, visto che l'ultima medaglia portata a casa dalla Francia era datata 1959, con un altro bronzo europeo. Il trionfo collezionato nel 2013 era stato sfiorato, come abbiamo appena detto, due anni prima in terra lituana, dove Parker, Noah e compagni furono costretti ad arrendersi alla super Spagna di coach Sergio Scariolo, al termine di una grande battaglia decisa da "La Bomba", Juan Carlos Navarro.

In precedenza, dopo aver assistito da casa alle Olimpiadi di Atene, la spedizione francese a Eurobasket 2005 maturò una medaglia di bronzo non facile da pronosticare alla vigilia. I ragazzi guidati in panchina da Claude Bergeaud, e in campo da giocatori del calibro di Antoine Rigaudeau e degli allora giovani Parker e Diaw, sfiorarono l'impresa in semifinale, dove persero di un solo punto contro la Grecia, poi laureatasi campione d'Europa e capace di sfruttare un roster fortissimo. Alla fine fu la Spagna, ancora lei, ad arrendersi ai transalpini nella finale per il bronzo.

In mezzo a questi due piazzamenti sul podio, sono arrivate due campagne continentali negative per la Francia, fermatasi all'ottavo posto nel 2007 e al quinto posto nel 2009, con anche due prestazioni non brillantissime ai Mondiali: nel 2006 arrivò un quinto posto non da buttare, mentre il 2010 fu l'annus horribilis per i transalpini, che chiusero addirittura al tredicesimo posto, prima del bronzo del 2014. La Serbia di Bogdanovic, Raduljica e soprattutto Teodosic sconfisse i campioni d'Europa in carica, prima di ricevere una lezione dagli americani nella finalissima giocata a Madrid.

LA SQUADRA: le convocazioni di coach Collet lasciano intendere che esiste l'intenzione di piazzare un clamoroso e storico bis continentale in Francia. Come accade per tutte le nazionali che saranno protagoniste di Eurobasket 2015, anche i campioni in carica dovranno staccare quattro petali sui 16 presenti nella propria margherita, e noi ci sentiamo di escludere dalla rosa finale i seguenti giocatori: Mam Jaiteh, Kim Tillie, Fabien Causeur e Joffrey Lauvergne. Un'esclusione che abbiamo provato ad ipotizzare in base al numero di gettoni fin qui raccolti in nazionale dai suddetti giocatori, ma anche alla forza e all'esperienza degli altri dodici giocatori.

Elementi del calibro di Tony Parker, Boris Diaw, Rudy Gobert, Mickael Gelabale, Nicolas Batum, Nando de Colo, Alexis Ajinca, Evan Fournier, Thomas Heurtel, Florent Pietrus sono difficili da spodestare. E poi ci sono dei 'veterani' con la canotta dei Bleus, come Antoine Diot (59 presenze in nazionale) e Charles Kahudi (62 gettoni), pertanto le convocazioni di coach Collet per Eurobasket 2015 sembrano quasi fatte, almeno sulla carta.

LA PROBABILE FORMAZIONE: con tutto questo talento, è tutt'altro che agevole provare a stabilire lo starting five al quale Collet si affiderà nei primi minuti di ogni partita, oltre che nelle fasi calde delle gare più importanti. Certamente Tony Parker sarà il playmaker, con Nicolas Batum in posizione di ala piccola, Boris Diaw in posizione di ala grande e il centro dell'area che verrà occupato da Rudy Gobert, astro nascente del basket d'Oltralpe. Il ruolo di guardia dovrebbe essere ricoperto da Thomas Heurtel, con Nando de Colo che si candida per il ruolo di sesto uomo, oppure da piazzare in cabina di regia per consentire maggiore libertà in fase realizzativa a Parker.

LA STELLA: non ci sono dubbi sul fatto che Tony Parker sia il giocatore più rappresentativo, più forte e più famoso della Nazionale francese che si prepara a difendere il titolo continentale. Non tanto per le 149 presenze con i Bleus, ma per quanto ha fatto nelle stagioni trascorse al di là dell'Oceano Atlantico, con titoli individuali e di squadra conquistati tra le fila dei San Antonio Spurs, che raramente hanno consentito alla stella nativa di Bruges di poter essere fresco e disponibile per la causa del suo Paese.

LE ASPETTATIVE: con un roster così, la Francia deve necessariamente puntare al podio. L'effetto sorpresa, sfruttato due anni fa, sembra essere svanito, ma nel gruppo a disposizione di Collet, e nella mente dello stesso coach, sembra esserci maggiore convinzione e consapevolezza del fatto che la Francia è tornata a spiccare tra le nazionali più forti al mondo in questo sport.