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Presentazione Eurobasket 2015, ep. 15: l'Ucraina

Ad un anno di distanza dalla storica qualificazione ai Mondiali in Spagna, la squadra guidata da coach Murzin vuole continuare a mostrare quanto di buono fatto vedere due anni fa in Slovenia.

Presentazione Eurobasket 2015, ep. 15: l'Ucraina
Presentazione Eurobasket 2015, ep. 15: l'Ucraina
Sasha
Di Luca Arnoldi

Probabilmente la nazionale che agli ultimi europei ha stupito più di qualcunque altra: l'Ucraina si presenta alla prossima competizione continentale forte dell'organico che lo scorso anno ha preso parte ai campionati del mondo in Spagna. Evgeni Murzin, che ha ereditato la panchina da un santone della pallacanestro come Mike Fratello, ha sciolto ogni dubbio e ha scelto i dodici giocatori che lo scorso weekend hanno convinto particolarmente al torneo di Capodistria, infliggendo anche una cocente sconfitta alla nazionale italiana. La compagine ucraina sarà impegnata nella prima fase a Riga, in Lettonia, dove dovrà vedersela con le tre formazioni baltiche (Lettonia, Estonia e Lituania), Repubblica Ceca e Belgio.

LA STORIA: anche l'Ucraina si può considerare una nazionale giovane visto che fino al 1991 ha partecipato alle competizioni internazionali sotto l'URSS e che, in occasione delle Olimpiadi di Barcellona (1992), vi ha preso parte nelle vesti di CSI (comunità degli stati indipendenti), dove chiuse con un quarto posto, sconfitta nella finalina per il bronzo dalla Lituania. Da allora la nazionale gialla-azzurra non ha mai raccolto nessuna medaglia nelle sei edizioni degli europei e nell'unica partecipazione ad un mondiale: per quanto riguarda gli europei, invece, il miglior risultato è stato raccolto nell'edizione slovena del 2013. I ragazzi di Mike Fratello hanno aperto il torneo con un sorprendente girone di qualificazione chiudendo primi, a pari merito con la Francia che poi vincerà il torneo; nel secondo girone sono riusciti addirittura a qualificarsi ai quarti di finale dove si sono dovuti arrendere alla Croazia. Il risultato più sorprendente è stato la vittoria sull'Italia: un vero e proprio spareggio che permetteva alla vincitrice di staccare un biglietto per i mondiali in Spagna. Una vittoria che ha condannato la nostra nazionale ad una cocente delusione; gli ucraini hanno poi chiuso l'europeo al sesto posto, miglior risultato di sempre per la ex nazionale sovietica.

Al mondiale spagnolo dello scorso anno le cose non sono andate come in terra slovena: l'Ucraina ha infatti chiuso il torneo diciottesima, venendo eliminata dopo il primo girone, finendo quinta con 2 vittorie e tre sconfitte, a pari merito con Repubblica Domenicana e Nuova Zelanda, che sono approdate ai quarti di finale grazie ad una migliore differenza canestri.

LA SQUADRA: dei dodici giocatori convocati per il mondiale dello scorso anno solo sei sono stati riconfermati da coach Murzin e sono: Pustozvonov, Mishula, Lypovyy, Korniyenko, Zaytsev e Pustovoy, ai quali vanno aggiunti Lukashov, Fesenko, Krutous, Sizov e Timofeyenko, oltre al naturalizzato Randle.



LA PROBABILE FORMAZIONE: lo starting five visto in queste prime amichevoli e che con molta probabilità verrà usato all'europeo sarà composto da Jerome Randle in cabina di regia, Olexandr Mishula e Oleksandr Lypovyy come coppia di guardie, Timofeyenko da ala grande e Zaytsev da centro, con Fesenko pronto a partire dalla panchina come sesto uomo in grande di spaccare in due la partita.

LA STELLA: il tesseramento di Randle come naturalizzato è stato un innesto non indifferente per questa squadra, visto che l'americano è in grado di penetrare sempre nel cuore dell'area avversaria e sembra essere l'uomo con il maggior numero di punti nelle mani. Il giocatore con la maggior esperienza e con la miglior carriera è pero' Kyrylo Fesenko, giocatore dal passato Nba con quattro stagioni passato tra gli Utah Jazz (132 partite) e gli Indiana Pacers, ora in forza ai russi del Lokomotiv Kuban: con la sua imponente stazza (211 cm) e la sua grande fisicità (130 kg) può essere devastante sotto canestro, oltre ad essere un ottimo interprete del pick and roll.



LE ASPETTATIVE: la squadra parte con la speranza di ripetere l'ottimo cammino di due anni fa ma difficilmente riuscirà a ripetere un'impresa simile. Le vere aspettative di questa nazionale sono quelle di passare il primo turno, cosa tutt'altro che impossibile con il nuovo formato, e di sperare in un accompiamento benevolo per gli ottavi di finale.