Al termine di una splendida partita, per intensità e gesti tecnici di grande livello, l'Italia batte la Georgia 91-90 e parte bene nel Torneo Città di Trieste.

Nel suo starting five, Pianigiani insiste con Cusin centro titolare e con Gentile nel ruolo di ala piccola, vista l'assenza di Datome che non va in distinta assieme a Pascolo. L'inizio è tutto griffato Alessandro Gentile, con una bimane e diversi viaggi in lunetta che lo rendono l'elemento più difficile da marcare per la difesa georgiana. A proposito di difesa, quella italiana lavora bene con due scippi nella prima parte del quarto e con un'ottima applicazione nella difesa del ferro, se escludiamo due and-one concessi a Pachulia, che mantengono vicina la Georgia. In ogni caso, il capitano dell'Olimpia è l'uomo in più della squadra, sia in attacco che in difesa, con Gallinari che gli dà una grande mano e anche Belinelli che scalda la mano dalla distanza: la seconda tripla dell'ex Spurs vale il primo +10 della serata, prima del recupero georgiano con Markoishvili e Sanikidze. La nota dolente è, come detto, l'uscita forzata di Andrea Bargnani, che in occasione del canestro del -5 dell'ex virtussino va per terra con problemi alla caviglia destra. Si torna a giocare, l'Italia si crea ancora ottimi tiri e chiude il primo quarto avanti per 24-19.

Anche il secondo quarto parte all'insegna del Gentile-show: assist per Melli e poi tripla allo scadere per il nuovo +8 azzurro. Anche Gallinari si sblocca, ma l'Italia inizia a faticare leggermente nella propria metà campo, con alcuni tagli dimenticati dagli azzurri e puntualmente puniti dalla Georgia. Dopo un primo quarto soporifero, il giocatore dei Nuggets si sveglia in attacco con otto punti consecutivi e una grande presenza sotto il canestro georgiano, ma Sanikidze ha deciso di tenere i suoi in partita, e la formazione 'ospite' si porta fino al -5, con gli azzurri in chiara difficoltà e puniti da un canestro clamoroso di Tsintsadze, che con i liberi che seguono firma la parità a quota 41. Ultimi due minuti da brividi, con tanti errori (alcuni anche clamorosi) da una parte e dall'altra, ma si chiude con una gran tripla di Della Valle, che regala il vantaggio sul 48-45 prima del rientro negli spogliatoi.

Si torna sul parquet, Belinelli prova a scuotere i suoi con una grande schiacciata, ma Cusin riprende ad accumulare falli: così, Pianigiani rispolvera dalla panchina Cervi. Markoishvili con la tripla riporta la Georgia a una lunghezza di distacco, Aradori la ricaccia indietro con un jolly ma è ancora l'ex canturino a firmare il pareggio a quota 54. Le polveri azzurre sembrano essersi bagnate da qualche minuto, Belinelli e compagni fanno fatica a trovare tiri facili, ci pensa Cervi con la combo "stoppata più canestro". Torna in campo Gentile, l'Italia riprende a macinare canestri ma anche a sonnecchiare nella propria metà campo, ma le triple del tandem che ha fatto le fortune dell'Olimpia consentono un nuovo allungo fino al +7. Serie di bombe da una parte e dall'altra, a Shengelia e a Pullen risponde ancora Hackett, ma la Georgia torna sotto e chiude il terzo quarto con un distacco di un solo punto, sul 71-70, con un'altra tripla pazzesca di Pullen.

I primi due possessi dell'ultimo quarto mostrano un'Italia ancora pigra su entrambi i lati, Belinelli prova a scuotere con un canestro di puro coraggio ma Pullen dimostra di aver aperto il rubinetto. Il tutto mentre Gentile continua a dispensare grande basket in fase offensiva in un bellissimo inizio di ultimo periodo: il duello tra il capitano dell'Olimpia e l'ex playmaker di Brindisi è bellissimo, ma maschera un momento poco lucido della nostra Nazionale, che resta aggrappata ad una partita che sembrava pienamente nelle mani azzurre. Al festival delle bombe torna a partecipare anche Daniel Hackett, che riporta l'Italia avanti con cinque punti consecutivi e riscalda il pubblico di Trieste. Cusin va fuori per falli, Pianigiani è costretto ad abbassare il quintetto e Gallinari torna ad alzare il volume della sua radio con un'ottima difesa su Markoishvili e cinque punti d'autore contro un Pachulia in grande affanno. L'Italia scappa sul +5 e riesce a giocare alla grande anche in difesa, con un paio di recupero e una maggiore copertura del pitturato, Tsintsadze è costretto al miracolo per riportare la Georgia a un possesso di ritardo, con Sanikidze che firma il clamoroso sorpasso a 30 secondi dal termine. Della Valle riporta l'Italia in vantaggio a 10 secondi dalla sirena e fa vincere i suoi sul 91-90.