Quando tra una cinquantina d'anni esperti di comunicazione si dedicheranno allo studio di Youtube, si soffermeranno sicuramente su una particolare categoria di video: quella degli sfoghi degli allenatori. Spontanei o studiati, involontariamente comici, teneri o provocatori, mostrano un momento in cui il coach o mister di turno si erge ad assoluto protagonista, per attaccare nemici, giornalisti, propri giocatori e poteri occulti, più raramente per rinsaldare e incoraggiare i propri uomini. Unione, condisione e supporto sono alla base dell'esaltazione di questo momento, superbamente codificato da Oliver Stone, Salvatore Totino e Al Pacino in una scena riciclata in innumerevoli ambiti diversi tanto da essere entrata nell'immaginario collettivo (attenzione: vedetelo in originale, magari con i sottotitoli, ma cedendo alla tentazione di vederlo doppiato, perderete il 60% del suo valore):

In ambito calcistico, antesignano di questo particolare one man show è stato sicuramente Giovanni Trapattoni, che durante la sua prima esperienza sulla panchina di un traballante Bayern Monaco, con un tedesco balbettante ma profondamente pungente inveii contro la mollezza di alcuni dei suoi, in particolare un da allora celeberrimo Thomas Strunz:

Pubblicitari e comici si gettarono famelici sul Trap, che ben presto venne imitato dai suoi colleghi. In tanti non hanno resistito a coniugare Helenio Herrea e Konstantin Stanislavsky: da Lippi con il muro a cui attaccare i giocatori, a Malesani con i perfidi giornalisti ellenici, fino alle categorie più umili del mondo pallonaro, dove da anni le conferenze stampa di Eziolino Capuano sono tra le più amate da tifosi di tutta Italia. E c'è chi prepara conferenze stampa e sfoghi in panchina forse con ancor più scrupolo di tattiche e mercato: dalle parti di Setubal, dicono, i bambini si esercitano davanti allo specchio a recitare non "Are you talking to me?" ma "Il rumore dei nemici" più che in campo a imitare Cristiano Ronaldo.

Solitamente, almeno in apparenza più ricchi di aplomb, i coach del basket vanno a breccetto con Hollywood soprattutto durante i time out. Sotto gli occhi attenti del "numero uno", giacche che volano, lavagnette che più che dal pennarello sembrano essere imbrattate da sangue, asciugamani che vanno alla ricerca del colpevole del mancato tagliafuori, Pozzecco che imita Hulk Hogan...Ma se gli esperti di cui parlavamo a inizio pagina usassero per la loro ricerca parole come "mad", "crazy", "folle" unite a "basket" e "time out", tra i vari risultati spiccherebbe sempre lo stesso video:


Nell'interpretazione di Simone Pianigiani c'è una sintesi perfetta di tutti i suoi colleghi che abbiamo citato: la spontaneità di Trapattoni, la genuinità di Malesani, la furia di Lippi, la follia di Capuano. Ma c'è anche molto di più. C'è la rabbia di un allenatore che alla guida di una squadra di club che non poteva perdere ha vinto, in Italia, tutto quello che c'era da vincere lasciando agli altri le briciole di qualche Coppa Italia, e che a livello internazionale, vuoi con la stessa Siena, vuoi col Fenerbahce, vuoi con la Nazionale, ha raccolto sempre meno di quanto ci si aspettasse. C'è la frustrazione di chi non riesce a tirar fuori il meglio dai suoi giocatori. C'è l'ambizione di raggiungere vette che tutti vorrebbero vedergli scalare. C'è la paura di non coronare una carriera già ricca col successo che la renderebbe leggendaria. C'è la foga di chi sa che la prossima occasione potrebbe essere l'ultima. C'è la paura di chi sa che le ali hanno tradito Icaro.

166 vittore in 188 partite di Serie A. 6 sconfitte in 65 partite di playoff. 13 vinte e 2 perse in Coppa Italia. 5 su 5 in Supercoppa. 80 vittore su 116 gare di Eurolega. 6 Campionati italiani, 5 Supercoppe, 4 Coppe Italia, 1 Coppa di Turchia. Nessuna Eurolega. C'è chi si chiede quale allenatore italiano non avrebbe vinto quello che ha vinto lui al suo posto e quanti avrebbero fatto meglio in Eurolega. La Nazionale più forte di sempre (con buona pace di Gamba, Tanjevic e Recalcati, di Nantes, Parigi e Atene) che languisce al 36esimo psoto del Ranking FIBA...

Gli imminenti Europei regaleranno agli studiosi di Youtube tanto altro materiale. E chissà se alla voce Pianigiani 2015 vedremo uno sfogo di rabbia o lacrime di gioia, una lavagna lanciata a terra o una medaglia in aria.

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