L'Italia demolisce la Repubblica Ceca con il punteggio di 85-70, e ottiene il pass per il torneo pre-olimpico che qualifica per la rassegna a cinque cerchi, in programma tra un anno a Rio de Janeiro. Scongiurato dunque il rischio di giocare la finalina, che sarebbe stata la terza gara in tre giorni.

Primo quarto decisamente interlocutorio, con entrambe le squadre che ancora portano addosso le tossine delle gare giocate il giorno prima. L'Italia distribuisce bene i propri punti, provando a mettere in ritmo Gentile e Bargnani in primis, ma anche Cinciarini e Cusin, entrato a metà quarto al posto del Mago. Dall'altra parte, invece, l'attacco ceco vede come protagonisti soprattutto Schilb e Vesely, ispirati da un Satoransky decisamente in giornata sul piano dell'ultimo passaggio. Nei primi dieci minuti in cui si assiste a una serie di sorpassi e controsorpassi, il canestro del momentaneo pareggio a quota 21 lo firma Gallinari, con un tiro dei suoi.

Il secondo quarto inizia all'insegna dei lunghi in campo: Vesely risponde a un super Cusin, che prima stoppa Auda e poi si invola per la schiacciata del 23-23. Tornano in campo Gentile da una parte e Satoransky dall'altra, con il giocatore del Barcellona che piazza la tripla del nuovo vantaggio ceco. L'Italia si rende conto che può vincere la partita se alza il ritmo, Gentile attacca bene ma difende ancora male su Schilb in un contesto in cui si notano i ritmi molto bassi. Agli azzurri, però non riescono ad allungare perchè il capitano dell'Olimpia prende un antisportivo e fa tornare sotto la Repubblica Ceca. Ci pensano Belinelli - con un gioco da tre punti - e Gallinari a far chiudere il primo tempo in vantaggio all'Italia per 42-37.

L'apertura del terzo quarto è dedicata soprattutto a due giocatori azzurri, Bargnani e Gallinari: cinque punti a testa per il Mago e per il Gallo, con in mezzo un paio di giocate d'autore di Satoransky, e l'Italia vola fino al +13 grazie ai tiri liberi di Ale Gentile. La Repubblica Ceca appare spaesata, forse anche stanca per le fatiche fatte fin qui, Bargnani la stende ulteriormente con altre due triple. Arrivano anche un canestro di Melli e una stoppata di Cinciarini, ma soprattutto la giocata della serata: una schiacciata in corsa di Vesely che riporta la Repubblica Ceca a canestro. È solo il giocatore del Fenerbahce, sempre servito da un sublime Satoransky, a tenere in piedi la sua nazionale, al cospetto di un'Italia che manda a bersaglio anche Aradori e soprattutto Belinelli, con due triple che fissano il punteggio sul 74-54 a dieci minuti dalla fine.

Altri due punti del futuro giocatore dei Kings inaugurano l'ultimo periodo, che ha davvero ben poco da raccontare. L'Italia torna sul parquet con poca voglia apparente, la Repubblica Ceca accorcia le distanze con il solito Vesely e la tripla di Hruban che riporta i suoi a -13. Pianigiani ferma giustamente il gioco, Bargnani torna in campo e firma un altro canestro magico. Gli ultimi minuti sono di pura accademia, Ginzburg decide di risparmiare Satoransky e Vesely per la finalina di domani contro la Lettonia, mentre Pianigiani manda sul parquet Polonara e Della Valle solo a due minuti dalla fine. Finisce 85-70 per gli azzurri, che si avvicinano a Rio.

REPUBBLICA CECA-ITALIA 70-85 (21-21; 37-42; 54-74)
REPUBBLICA CECA:
Benda 2, Auda, Pumprla 2, Hruban 5, Satoransky 12, Welsch 4, Houska 5, Barton 2, Jelinek, Sirina 3, Schilb 8, Vesely 26.
ITALIA: Della Valle, Belinelli 12, Aradori 7, Gentile 15, Gallinari 15, Bargnani 21, Cusin 4, Datome ne, Melli 4, Cinciarini 5, Hackett 2, Polonara.

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