Dopo quindici scorsi trascorsi a battagliare sui campi di mezza Europa, da Berlino a Montpellier, passando per Riga e Zagabria, per poi giungere all'agognata Lille, si chiude oggi l'edizione 2015 degli Europei di pallacanestro. In finale stasera (ore 19) si scontreranno Spagna e Lituania, in una partita che vale l'ennesimo oro continentale per le Furie Rosse e un traguardo forse solo sognato per i baltici di Maciulis e compagni.

La vigilia è stata caratterizzata da dichiarazioni bellicose da ambo le parti, con il rispetto dovuto però ad avversari di un simile livello. Per la Spagna ha parlato Nikola Mirotic, in realtà al di sotto delle aspettative per buona parte della competizione: "Non siamo partiti bene - ammette il giocatore dei Chicago Bulls - ma è stato fondamentale continuare a rimanere insieme, a giocare di squadra. Sapevamo di poter fare qualcosa di importante nelle partite ad eliminazione diretta, dove in effetti abbiamo dimostrato tutta la nostra personalità e il nostro talento. Per quanto mi riguarda abbiamo già giocato quattro finali. Quella contro la Germania lo era, e lo sono state poi le gare contro Polonia, Grecia e Francia. Siamo cresciuti tantissimo durante la manifestazione. Sì, è vero, siamo stati un po' fortunati sia con la Germania che con la Francia (il riferimento è agli errori ai liberi di Batum, ndr), ma questo è il basket, e se siamo qui significa che ce lo siamo meritato. Il nostro primo obiettivo era la qualificazione olimpica, ma ora siamo a un passo dal fare qualcosa di speciale. Gasol? E' un privilegio giocare con lui, sono fortunato ad averlo come compagno di squadra anche a Chicago. Sta facendo cose eccezionali, cerco di imparare da lui, ma per il momento possiamo solo ringraziarlo. Nessuno di noi sarebbe qui senza Pau".

Non sembra spaventato dalle Furie Rosse Jonas Maciulis, giocatore del Real Madrid, e in questi Europei leader della Lituania: "Tra di noi ci sono tantissimi giocatori di livello che hanno già giocato gare come questa - esordisce parlando ai giornalisti presenti a Lille - forse non esattamente in una finale continentale, ma comunque nei rispettivi campionati e in Eurolega. Siamo concentrati e già preparati su cosa fare in campo, anche se la differenza la faranno i dettagli e non le sfide tra i singoli. E' vero, conosco molti tra i giocatori spagnoli, ma in una finale queste cose non contano. Conta solo con quanta intensità riusciremo a giocare, quanto cuore e voglia di vincere metteremo in campo". Si espone anche Jonas Valanciunas, atteso al duello con Pau Gasol: "Sono due mesi che ci prepariamo per un momento del genere, siamo pronti - dichiara il centro dei Toronto Raptors - io farò il massimo in difesa contro Gasol, non sarà facile perchè lui è un giocatore di una tecnica superiore. Ma faremo di tutto per rendergli la vita difficile sotto canestro". Reagisce così a chi gli fa notare come la Lituania sia la sorpresa dell'europeo Mindaugas Kuzminskas: "Questo risultato è frutto del lavoro, non abbiamo di certo trascorso tutta l'estate a riposarci o a goderci il mare, ci siamo allenati tantissimo per arrivare qui". 

In una gara che presenta vari temi d'interesse, c'è anche la sfida nella sfida tra Scariolo e Kazlauskas: "Non so se siamo più o meno forti di due anni fa - dichiara il santone lituano - è lo stesso gruppo che ha voglia di giocare da squadra e di vincere questa finale di squadra. Il nostro movimento è sempre stato competitivo perchè per noi non esistono individualismi, ma solo gioco di gruppo". La prende alla larga invece il c.t. italiano delle Furie Rosse: "Abbiamo già disputato varie finali, alcune le abbiamo vinte, altre le abbiamo perse. Sappiamo giocare di carattere e con il cuore, ma abbiamo anche altri armi a nostra disposizione".

I quintetti iniziali delle due compagini dovrebbero essere confermati. La Spagna si affiderà inizialmente al duo Mirotic-Gasol tra i lunghi, con Rudy Fernandez, Sergio Llull e Pau Ribas come esterni. Da verificare le condizioni di Fernandez, già in difficoltà atletica nelle ultime uscite per qualche fastidio all schiena, mentre Llull sarà fondamentale con le sue accelerazioni e per la difesa su Kalnietis, brillante e imprevedibile play lituano. Dalla panchina usciranno ben presto Sergio Rodriguez, unica vera point guard degli iberici, e il veterano Felipe Reyes, in una rotazione che dovrebbe prevedere anche Victor Claver. In discesa invece le quotazioni di San Emeterio e Hernangomez. La Lituania schiererà il suo solito quintetto base, composto da Valanciunas, Maciulis, Jankunas, Seibutis e Kalnietis, con i vari Milaknis, Javtokas, Kavaliaskaus e Kuzminskas pronti a subentrare. Proprio quest'ultimo, già decisivo contro la Serbia, potrebbe risultare nuovamente fondamentale per le sorti dei baltici, in virtù del suo eclettismo sui due lati del campo. Si accenderà ben presto il duello Gasol-Valunciunas, con gli spagnoli che andranno dal catalano con continuità, mentre la Lituania proverà a muovere la palla più velocemente evitando troppi isolamenti, come da tradizione della propria pallacanestro.